Venti di guerra in Nord Corea, ambasciate invitate ad evacuare. Castro: “Evitate guerra”

Momenti di forte tensione in Corea del Nord, dove la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro. Un quadro davvero allarmante, tanto da spingere l’ex presidente cubano Fidel Castro  a chiedere alle autorità locali di “evitare una guerra che non produrrebbe alcun beneficio  per i due Paesi della penisola coreana e causerebbe danni a oltre il 70% della popolazione del pianeta”. Tali riflessioni vengono riportate sul sito internet Cubadebate.

“Se scoppiasse una guerra,  scrive ancora Fidel, i popoli delle due parti della penisola soffrirebbero terribili sacrifici, senza ottenere alcun beneficio”.  “La Repubblica Popolare Democratica di Corea, ricorda l’ex presidente cubano, ha sempre avuto rapporti amichevoli con Cuba e lui stesso ha avuto l’onore di conoscere a Kim Il-sung, una figura storica, notevolmente coraggiosa e rivoluzionaria”.

Corea chiede evacuazione ambasciate straniere. Intanto la Nord Corea nordcoreane ha chiesto alle varie ambasciate di i valutare se abbandonare il Paese. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Mosca si e’ messa in contatto con i governi di Usa, Cina e Corea del Sud in relazione all’ultima ‘uscita’ del regime di Pyongyang.

Due missili sulle rampe di lancio.  Questa mattina una rampa di lancio mobile con un secondo missile a medio raggio è stata dispiegata sulle coste orientali della Corea del Nord.  A renderlo noto l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, citando fonti governative di Seoul. Ma gli Stati Uniti non mollano e fanno sapere che  “prenderanno tutte le precauzioni necessarie” di fronte alle minacce di attacco nucleare della Corea del Nord. Lo ha affermato la Casa Bianca, chiarendo di non essere sorpresa dal comportamento di Pyongyang.

Il Ministero della Difesa sudcoreano, che ieri aveva confermato la presenza di un primo missile, non ha commentato la notizia. Secondo l’agenzia i due missili di tipo “Musudan” sono stati trasportati per via ferroviaria sulle coste orientali nordcoreane e montati su delle rampe di lancio mobili; il “Musudan” – presentato per la prima volta durante una parata militare nel 2010 – ha una gittata teorica di 3mila chilometri, 4mila con una testata leggera, e sarebbe quindi in grado di raggiungere anche il Giappone o le basi militari statunitensi sull’isola di Guam.

Secondo gli analisti un possibile lancio dimostrativo potrebbe avvenire il 15 aprile, anniversario della nascita del “Presidente eterno” Kim Il Sung, scomparso nel 1994.

“Ci sono degli elementi familiari” nelle dichiarazioni del regime nordcoreano, che ha menzionato eventuali attacchi nucleari contro gli Stati Uniti, ha spiegato il portavoce del presidente Barack Obama, Jay Carney. Questi, però, “alimentano evidentemente la preoccupazione” di Washington “e noi prendiamo tutte le precauzioni necessarie”, ha aggiunto il portavoce.

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