Cipro, voci su prelievo forzosi e conseguenti code davanti alle banche

In fondo c’era da aspettarselo. Ultimo atto o quasi di un finale con risvolti non ancora  del tutto chiari. Non è bastato il comunicato del ministero delle finanze a tranquillizzare coloro che hanno deciso di mettersi in coda davanti alle banche. La voce, smentita, di un prelievo forzoso sui depositi superiori ai 100.000 euro non è bastato a rasserenare gli animi degli abitanti dell’isola. Eppure il messaggio parrebbe chiaro: “Questa eventualità non esiste, neppure a livello di bozza”, ha ripetuto il ministero, invitando la popolazione “a non dare credito a voci infondate, che hanno l’unico obiettivo di danneggiare il sistema finanziario cipriota”. Inoltre c’è stata anche una precisazione a proposito del protocollo di accordo negoziato con la troika non comprende alcuna misura supplementare che implichi l’attivazione di altri prelievi forzosi sui depositi.

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