Commissioni permanenti, Lombardi conferma ‘l’occupazione’: “rimarremo in aula dopo i lavori”

La Lombardi conferma l’occupazione delle Camere: “Ci riappropriamo del Parlamento.”  Lo ha dichiarato la capogruppo alla Camera del M5S, Roberta Lombardi,  davanti alle telecamere. “Non avviare i lavori è una presa di posizione comoda è una presa di posizione “politica”. “Con le Commissioni in Parlamento si può cominciare a lavorare – sottolinea ancora la Lombardi –  come esempio  la legge sul reddito minimo garantito, la legge anticorruzione, il rilancio delle piccole e medie imprese, insomma tutte le leggi che servono per il Paese”.
Sulle modalità della protesta ha dichiarato il capogruppo alla Camera: “Rimarremo in Aula dopo la fine dei lavori a leggere passi della Costituzione e del regolamento”.  “La riappropriazione da parte dei cittadini del Parlamento”.

Domani sarà la giornata chiave, i parlamentari 5 Stelle si preparano ad occupare la Camera, nel caso in cui non dovessero riuscire ad ottenere la convocazione delle commissioni permanenti.  Gli onorevoli guidati da Grillo sono passati dalle proteste in piazza a quelle all’interno dell’Aula del Parlamento. Una clamorosa forma di mobilitazione, quella di domani, martedì 9 aprile, che potrebbe estendersi anche a Palazzo Madama, come rende noto  il senatore grillino Maurizio Buccarella. I dettagli saranno decisi stamattina, durante l’incontro in corso al Senato. L’obiettivo, come abbiamo già detto,  è quello di ottenere subito la convocazione delle commissioni parlamentari permanenti, senza attendere la formazione del nuovo governo che consentirebbe ai partiti di decidere lo scacchiere dei ruoli chiave, cioè delle presidenze e delle vicepresidenze avendo presenti i rapporti di forza. “Bloccano il Paese mentre si spartiscono le poltrone. Il Parlamento può iniziare a lavorare”, insiste la portavoce dei grillini alla Camera Roberta Lombardi, supportata da esperti del calibro dell’ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick: “In questo momento è prioritario non paralizzare le Camere. Sia nei regolamenti di Camera e Senato sia nella Costituzione non c’è nulla – dice – che in merito alle Commissioni faccia riferimento a un problema di maggioranza e minoranza”. Giorgio Napolitano, Pietro  Grasso e Laura Boldrini “sono succubi dei partiti”, ha incalzato il senatore M5S Luis Orellana. “Ci si dimentica che la nostra è una democrazia parlamentare”, ha continuato il neo eletto.

 

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