E’ andato a due statunitensi il premio Nobel per l’Economia: Thomas Sargent, professore dell’università di New York, e Christopher E Sims, dell’università di Princeton, premiati per le loro ricerche su “cause ed effetti nella macroeconomia”. I due studiosi premiati si sono distinti nel fornire risposte sulle modalità con cui si esplicano “molte delle variabili macroeconomiche – ha spiegato il comitato sui premi Nobel – come il Pil, l’inflazione, l’occupazione e gli investimenti”. Sargent e Sims hanno analizzato le ripercussioni su crescita economica e inflazione delle variazioni sui tassi di interesse, o le ricadute di eventuali cambiamenti di obiettivo delle stesse banche centrali.
Christopher Albert Sims è un economista statunitense di 69 anni. Attualmente insegna economia e tecnica bancaria all’Università di Princeton. E’ stato già designato presidente della Aea (Associazione economica americana) per il2012. Hapubblicato importanti studi di econometria e politica economica. Ha contribuito a sviluppare la Teoria fiscale del livello dei prezzi e quella della Distrazione razionale.
Thomas Sargent è considerato uno degli esponenti più rappresentativi della scuola della nuova macroeconomia classica. Californiano, nato a Pasadena nel1943, hainsegnato a lungo in molte Università tra cui quella del Minnesota (dal 1975) ed è stato anche consulente economico della Federal Reserve Bank di Minneapolis. Una delle sue teorie è quella relativa all’assenza di effetti delle politiche economiche, attraverso l’impiego di politiche monetarie, sul tasso di disoccupazione. Ha studiato anche i problemi di finanziamento del debito pubblico, ed è considerato il leader della corrente di pensiero sulle “aspettative razionali” in economia.