Come alla manifestazione di Roma, anche a Bari la folla ha accolto Silvio Berlusconi. “Senza un governo forte, elezioni a giugno”, ha dichiarato Silvio Berlusconi da Bari Vendola: “Non si capisce quello che dice”. “Chi non salta comunista è”, ”Chi non salta un Bersani è”. “O c’è subito un governo forte e stabile per l’Italia, oppure è meglio ridare la parola agli italiani votando a giugno” e in quel caso lui sarebbe il candidato premier, ha dichiarato ancora il Cavaliere. E per quanto il futuro capo del Quirinale: “Impazzireste di gioia se il nostro futuro dello Stato fosse… fosse… fosse… Romano Prodi, peccato, era il mio candidato preferito. Con Prodi presidente ci toccherebbe andare all’estero”. È una situazione grave e c’è una paralisi inaccettabile. Dopo oltre un mese non c’è ancora lo straccio di un governo”, ha continuato Berlusconi, che ha ribadito che la sinistra vuole tutte le istituzioni. “Siamo disponibili ad entrare in un governo di coalizione con il Pd e a indicare insieme il presidente della Repubblica, ma questi signori ci hanno detto di no e hanno solo uno 0,3% di voti in più. Tentano di prendersi tutte le cinque alte cariche dello Stato”, ha aggiunto Berlusconi, “vogliono prendersi tutto e mettere la democrazia sotto i piedi”.
“Se andiamo al voto subito vinciamo pienamente alla Camera e al Senato. Se andremo a votare a giugno io sarò ancora il candidato premier. In quel caso io sarò in prima fila come capo della coalizione”, ha annunciato il presidente del Pdl. Poi, ha aggiunto: “Non lo dico a cuor leggero è una grande responsabilità alla quale sento però di non dovermi sottrarre. Questo di Bari potrebbe essere il primo comizio della nostra campagna elettorale”. Poi l’ex premier invia un messaggio a Bersani: “Noi siamo assennati, siamo responsabili ma non abbiamo l’anello al naso, non siamo qui a pettinare le bambole e poi anche le bambole si sono stufate di essere pettinate”, ha detto a Bersani, contrario a un governo con il Pdl. “Bersani vuole i nostri voti, ma non vuole un governo con noi”, ha sottolineato ancora e ha ribadito: “siamo contrari a governicchi di minoranza, senza forza e senza numeri”. Immancabili i risultati dei sondaggi: ”Ho qui gli ultimi sondaggi. Siamo al 34%, abbiamo 4 punti in più degli avversari…Abbiamo fermato D’Alema, Prodi e le sue tasse, Veltroni e la sua melassa buonista, ed ora abbiamo fermato Bersani che diceva di vederci dal binocolo”. “Ci sono due strade, caro Bersani: o dialogate con noi, scegliete con noi il capo dello Stato e formate un nuovo governo o la gravità della situazione esige che si torni subito al voto. Bisogna farlo già a giugno, senza perdite di tempo. Il Paese, le imprese e le famiglie non possono più aspettare”. E ha concluso: “Caro Bersani l’unico cambiamento possibile è un governo solido e liberale per fronteggiare la crisi e sconfiggere la povertà”.
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