Tre persone sono morte ed altre 18 sono rimaste ferite, in una serie di attentati avvenute in Iraq. Le esplosioni si sono ripetute a distanza di alcuni giorni dalle prime elezioni nel Paese dal ritiro delle truppe statunitensi. Lo hanno annunciato le autorità. Nell’attacco più cruento, un’autobomba è esplosa vicino a un posto di blocco dell’esercito ad Abu Ghraib, ovest della capitale: due persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite. Un’altra autobomba nell’area di Jihad, nella zona sud di south Baghdad, ha provocato la morte di una persona e il ferimento di altre sei. Un ordigno, nascosto sul lato della strada, è esploso al passaggio di un convoglio che trasportava un parlamentare della coalizione Iraqiya. Circa tredici milioni e mezzo di iracheni sono chiamati alle urne per eleggere oltre 8mila candidati alle elezioni presidenziali, in lizza per 378 seggi. Le forze irachene sono le uniche responsabili per la sicurezza dei seggi: è la prima volta che non avranno il supporto americano o delle forze internazionali dalla caduta del regime di Saddam Hussein nel 2003.
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