Si chiama Don Paolo Spoladore, il prete della provincia di Padova che ha fatto parlare di se giornali e televisione. Don Paolo, soprannominato “ Don Rock ” perché cantante e prete-guro capace di incantare folle di giovani, non solo ma anche capace di sedurre i cuori femminili come è accaduto con una psicologa-parrocchiana con cui il “don” aveva intrecciato una relazione che nel 2002 aveva prodotto un figlio.
Come scrive “Il Mattino di Padova”, il test del Dna effettuato sul sacerdote inchioda l’uomo alle sue responsabilità di padre: il bambino che oggi ha nove anni, nato dalla relazione con la 49enne psicologa, è proprio figlio suo. A stabilirlo è stato il giudice del tribunale dei minori di Venezia che ha accolto il ricorso della donna che aveva chiesto il riconoscimento del bambino come figlio naturale del sacerdote.
L’esame del Dna, che ha messo una parola definitiva sul caso, viene effettuato nel 2002 perché il piccolo, nato prematuro e battezzato dal padre mentre era nell’incubatrice, potrebbe essere affetto da una patologia genetica grave. Don Paolo si è quindi sottoposto al test che nel tempo è servito come prova per la causa legale intentata dall’ex compagna.
Spoladore privato della sua parrocchia a San Lazzaro, periferia est di Padova, fu a suo tempo sospeso dal ministero sacerdotale dal vescovo Don Antonio Mattiazzo.