Un nascondiglio davvero originale quello escogitato dal siciliano Francesco Benintende. L’uomo infatti, nella bombola gpl di gas metano che avrebbe dovuto alimentare la sua macchina – trasportata invece da un carro attrezzi per una ‘avaria’ – aveva infilato, facendo ben attenzione a camuffarli, 30 kg di hashish in panetti. A scoprire il carico di droga, i carabinieri in servizio sull’A/14 presso il casello di Imola, che hanno arrestato il proprietario dell’auto, che viaggiava come passeggero sullo stesso carro attrezzi. In manette, per traffico di stupefacenti, Francesco Benintende, 61 anni, pregiudicato, originario di Leonforte (Ct) ma residente a Conselice, nel ravennate . Insospettiti dal fatto che il recupero dell’auto fosse avvenuto al confine con l’Austria, e dal nervosismo manifestato dal passeggero, i militari hanno sguinzagliato il cane antidroga che ha puntato dritto alla bombola di alimentazione dell’auto, posta nel bagagliaio. I carabinieri hanno quindi smontato l’impianto a gas, scoprendo che era stato modificato e imbottito di droga. In totale, ben 60 blocchi di cellophane ognuno costituito da 5 panetti di 100 grammi di hashish, per un totale di 30 chili di droga. Totalmente estraneo ai fatti l’autista della ditta di trasporto, contattato la sera prima al confine austriaco da una persona in corso di identificazione che aveva prenotato il servizio di trasporto dell’auto, lasciando anche un acconto in denaro.
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