Sette morti e 34 feriti, questo è il bilancio dei due attentati avvenuti oggi in due moschee dell’Iraq. Gli attentati, sono avvenuti al momento dell’uscita dei fedeli dal venerdì di preghiera. I nuovi episodi di violenza aggravano sempre di più il clima di tensione nel Paese alla vigilia delle elezioni provinciali, la prima consultazione popolare dopo il completamento del ritiro delle truppe americane, nel dicembre del 2011. Tensione già molto alta dopo che, ieri sera, una bomba esplosa in un caffè ad Ameriya, nell’ovest di Baghdad, ha provocato 30 morti e 60 feriti, secondo l’ultimo bilancio del ministero dell’Interno. Oggi a Khalis, a nord della città di Baquba, sei fedeli sono morti e 17 sono rimasti feriti quando una bomba è esplosa nelle vicinanze della moschea di Abu Tamar all’uscita dei fedeli. Il sindaco di Khalis, Oday Khadran, ha puntato il dito contro al Qaida, ricordando che si tratta del terzo attentato ad una moschea nella provincia di Diyala nell’arco di un mese. Alla stessa ora a Kirkuk, nel nord dell’Iraq, una persona è stata uccisa e 17 ferite nell’esplosione di una bomba all’uscita di un Husseiniya, un luogo di preghiera sciita.
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