”Siamo davanti ad una proprietà che continua a voler fare profitto, anche sacrificando posti di lavoro, salari e diritti. Non si possono lasciare le famiglie senza reddito!”. Hanno dichiarato Rottoli e Napoletano. Il sindacato ha reso noto che ieri stamattina, “l’Ospedale San Raffaele è stato chiamato a comparire in tribunale, per condotta antisindacale verso i sindacati di base, che non vengono più convocati ai tavoli di trattativa, pur avendo oltre il 60% di rappresentatività”. “Al di là dell’esito della sentenza – hanno incalzato i due esponenti – che verrà emessa dopo il 4 maggio, denunciamo i comportamenti illegittimi e immorali della nuova proprietà del San Raffaele. Stanno inviando le lettere di licenziamento a professionisti con oltre 30 anni di anzianità”. Intanto è prevista per oggi, festa della Liberazione, una manifestazione di tutti i lavoratori del San Raffaele, che si riuniranno in piazza con i propri striscioni. ”La manifestazione serve a difendere i valori della Resistenza – hanno detto infine Napoletano e Rottoli – il diritto al lavoro, i diritti sindacali e il diritto alla salute”. Invece è previsto per lunedì 29, nel pomeriggio, l’incontro presso la regione Lombardia con la rappresentanza sindacale unitaria. Per l’occasione di riaprirà un tavolo di trattative convocato dall’assessore al Lavoro, Valentina Aprea per la verifica della disponibilità.
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