In questo momento nell’Aula della Camera, le dichiarazioni di voto sulla fiducia chiesta ieri dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il dibattito, più breve del solito, dovrebbe durare circa mezz’ora: i gruppi di opposizione, infatti, non intervengono ed entreranno in Aula solo per votare contro la fiducia. Di conseguenza parleranno solo il segretario del Pri Francesco Nucara (tre minuti), e (10 minuti ciascuno) i capigruppo di Pt, Lega e Pdl, Moffa, Reguzzoni e Cicchitto.
Nel frattempo, tra i politici, chiamati a votare la fiducia, le opinioni sono discordanti:
“Ho votato la mia ultima fiducia il 14 dicembre. Da allora, mai più. Quella di oggi è una votazione dagli esiti scontati. Io mi assento, spero che altri amici incerti e amareggiati seguano l’esempio”. L’ex ministro Calogero Mannino, in un’intervista a la Repubblica, assicura che oggi non darà il suo appoggio all’esecutivo. “Berlusconi – sostiene – non è più in grado di fronteggiare il drammatico problema finanziario e la crisi economica che ne è seguita”. Il premier “ha ricevuto per tempo le mie lettere in cui è stato informato delle ragioni del dissenso. Da quel momento, il silenzio”.
Briguglio, vice predidente del Fli, commenta la dichiarazione di Scajola, di votare la fiducia: “Vorremmo sbagliarci ma se Scajola oggi, come ha dichiarato, voterà la fiducia l’impressione è che presto mollerà i suoi amici per salvare se stesso. Berlusconi considera gli scajoliani ormai morti e i loro seggi, se mai ancora ci fossero nel consenso degli elettori, seggi disponibili per le sue new entry”. E’ quanto dichiara Carmelo Briguglio, vice presidente vicario dei deputati di Fli. “Il Terzo polo -conclude Briguglio- apra un dialogo con quest’area del Pdl, tanti parlamentari perbene ormai disillusi dal premier e in alcuni casi dallo stesso Scajola, ma pronti a ricostruire un centrodestra non berlusconiano”.
Buttiglione: Gianni Letta ottimo nome per Governo di grande coalizione: Sulla possibilità di un cambiamento di leadership nella maggioranza alla domanda di Andrea Vianello, ad Agora’ su Rai Tre, sul nome di Gianni Letta, il vicepresidente della Camera e presidente dell’Udc Rocco Buttiglione non ha dubbi che quello di Gianni Letta ”è un ottimo nome per fare un governo di grande colazione”. Gli fa eco il deputato del Pdl Fabio Gava: ”Con Gianni Letta basterebbero due giorni per fare una nuova maggioranza”, interviene Gianfranco Micciche’ (Forza sud), sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che dice: ”Fermo restando che Gianni Letta lo voterei domani mattina, mi sembra che ci stiamo prendendo in giro: escludo una grande coalizione”, stronca il dibattito Enrico La Loggia del Pdl: ”non c’è questa ipotesi. Non serve a creare un clima di coesione”. Non e’ da meno Roberto Zaccaria (Pd). ”Non si può pensare a un governicchio – spiega – o a un Berlusconi bis governato da una controfigura”
”Vorremmo sbagliarci ma se Scajola oggi, come ha dichiarato, voterà la fiducia l’impressione è che presto mollerà i suoi amici per salvare se stesso. Berlusconi considera gli scajoliani ormai morti e i loro seggi, se mai ancora ci fossero nel consenso degli elettori, seggi disponibili per le sue new entry. Il Terzo Polo apra un dialogo con quest’area del Pdl, tanti parlamentari perbene ormai disillusi dal premier e in alcuni casi dallo stesso Scajola, ma pronti a ricostruire un centrodestra non berlusconiano”. E’ quanto dichiara Carmelo Briguglio, vice presidente vicario dei deputati di Fli.
Scajola: voterò la fiducia, ma dopo o di cambia o si sbatte: “Dopo la fiducia, di cui sono certo, c’é bisogno di fare un grande cambiamento altrimenti questi casi si moltiplicheranno”. Così Claudio Scajola risponde a chi lo interpella sulle assenze di Destro e Gava, parlamentari a lui vicini. “Sono portatori di istanze di grande cambiamento”, dice. “Lo so e mi dispiace”. Claudio Scajola risponde così ai giornalisti che chiedono un suo commento sulla non partecipazione al voto di fiducia di due deputati, Fabio Gava e Giustina Destro, a lui vicini. “Dopo la fiducia, di cui sono certo – ha aggiunto Scajola interpellato in Transatlantico – bisogna fare un grande cambiamento, altrimenti questi casi si moltiplicheranno e andiamo tutti a sbattere”.
Oggi avremo maggioranza assoluta, da 316 in su : “Il Governo oggi incasserà la maggioranza assoluta, da 316 voti in su”: ne è “convinto” il coordinatore Pdl, Denis Verdini. “Penso che raggiungeremo la maggioranza assoluta dei voti della Camera” dice a Mattino5. “Dare i numeri è difficili, siamo in situazione di estrema delicatezza” ma si raggiungerà.