Maxisequestro di beni ad Angelo Balducci, ex provveditore alle Opere pubbliche, per un totale di 12 milioni.
La confisca, eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma e dai Carabinieri del Ros e ha riguardato numerosi immobili tra cui una villa con piscina, appartamenti nel centro storico di Roma, abitazioni nelle Dolomiti ed in provincia di Pesaro, svariate autovetture, conti correnti bancari, quote di partecipazione societarie. Sigilli anche alle quote della società Edelweiss Production, che ha prodotto alcuni dei film interpretati da Lorenzo Balducci, figlio dell’ex Provveditore alle Opere Pubbliche.
Dalle indagini effettuate è emerso che Balducci aveva favorito le imprese facenti capo alla famiglia Anemone nell’aggiudicazione degli appalti consentendo, a queste ultime, di ottenere ingenti utili anche a fronte dello smisurato aumento dei costi a carico della Pubblica Amministrazione.
Per l’ex provveditore, questa non è la prima volta che deve fare i conti con la giustizia: nel 2010 insieme a Guido Bertolaso, venne raggiunto da un ordine di custodia cautelare, nell’inchiesta sugli appalti del G8. Inoltre Balducci sarebbe stato anche un assiduo cliente di un giro di prostituzione gay, come emergerebbe da alcune intercettazione telefoniche uscite poi anche sui quotidiani.