Sequestro Spinelli, Leone condannato ad 8 anni ed 8 mesi

Otto anni ed otto mesi di carcere. Questa la condanna che il di Milano Chiara Valori ha emesso contro  Francesco Leone, responsabile del sequestro di Giuseppe Spinelli, ex tesoriere di Silvio Berlusconi e di sua moglie. Leone inoltre, dovrà trascorrere un anno in una casa lavoro. I tre albanesi, suoi complici nel rapimento,  sono stati condannati due a 4 anni e otto mesi e il terzo a 6 anni e 8 mesi. Il giudice ha in sostanza dimezzato le richieste di condanna avanzate dal pm Paolo Storari che aveva chiesto per Leone 16 anni e 8 mesi, per Laurenc Tanko 10 anni di carcere, per il fratello Ilirjan 8 anni e altrettanto per Marjus Anuta. La riduzione delle condanne è dovuta al fatto che il reato è stato derubricato da sequestro a scopo di estorsione a sequestro semplice in continuazione con il reato di violenza privata. Per i quattro, giudicati con rito abbreviato, sono stare disposte anche le pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici e legale. Per Leone il  pm Paolo Storaci aveva chiesto  16 anni di carcere, come chiesto dal pm di Milano Paolo Storari, mentre per i tre complici,  anche loro giudicati con rito abbreviato, sono state chieste pene tra gli 8 e i 10 anni.

Nel corso del processo con rito abbreviato,  Leone ha dovuto anche versare 14.500 euro a titolo di risarcimento nei confronti delle parti offese, cioé Spinelli, sua moglie e l’ex premier.  Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini Leone ed i suoi complici,  sequestrarono   l’ex tesoriere di fiducia del Cavaliere e la moglie, tenendoli chiusi nella loro casa a Bresso (Milano), per circa 11 ore, e poi li liberò  senza aver ottenuto alcun riscatto.

I rapitori, attraverso Spinelli, avevano chiesto all’ex capo del governo 35 milioni di euro in cambio di documenti da loro definiti ‘interessanti’, in quanto, a loro avviso, avrebbero potuto ribaltare la sentenza sul Lodo Mondadori. Carte e file che in realtà non esistevano.

Dopo il rilascio, il ragioniere si recò subito ad Arcore per parlare con Berlusconi e l’avvocato Niccolò Ghedini e, dopo essere rincasato venne trasferito con la moglie dagli uomini della scorta dell’ex premier in un posto considerato sicuro. La denuncia del rapimento, avvenuto tra il 15 e il 16 ottobre scorso, venne fatta solo il giorno seguente, il 17 ottobre. Il 19 novembre scattarono poi gli arresti tra cui quello di Leone e dei tre albanesi Ilirjan e Laurenc Tanko e Marjus Anuta.

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