Inizia questa mattina l’avventura nello spazio di Luca Parmitano. L’astronauta italiano dell’Esa è entrato alle 6.00 , ora italiana nella Iss, e per nulla agitato per la missione che si appresta a compiere, ha regalato sorrisi e strette di mano agli astronauti a bordo della Stazione che gli hanno aperto il portellone.
Nella stazione è poi entrati Fyodor Yurchikhin e l’astronauta statunitense della Nasa Karen Nyberg (nella foto), compagni di viaggio di Luca sulla Soyuz TMA-09Mdi ultima generazione che lo ha portato a destinazione in appena sei-sette ore di volo, contro i due giorni che servivano fin’ora con una Soyuz più tradizionale. Luca, Fyodor e Karen sono partiti ieri notte dalla base spaziale di Baikonur, nelle steppe del Kazakistan, alle 22,31 (ora italiana). E dopo soli nove minuti sono arrivati in orbita.
Mini peluche a bordo della capsula rossa hanno segnato il superamento della linea di confine tra la Terra e lo Spazio, come insegna un’antica tradizione. Gli astronauti portano con loro piccoli peluche donati quasi sempre dai figli. Quando i pupazzi iniziano a ‘volare’ all’interno della navetta vuol dire che la Terra è già lontana. Che sono arrivati in microgravità. Che sono ormai nello Spazio.
La Expedition 36-37 e la missione Volare segnano il ritorno di un astronauta italiano sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Volare è una missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana con la quale Luca Parmitano, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare, sarà in orbita per circa 178 giorni. Parmitano, maggiore dell’Aeronautica Italiana, è il primo della nuova generazione degli astronauti dell’Esa a essere stato assegnato a una missione sulla Iss. Durante la sua permanenza in orbita, avrà il compito di promuovere il futuro dell’esplorazione spaziale dell’Europa.
‘Volare’, un nome fortemente evocativo dell’Italia nel mondo grazie alla canzone che ha reso immortale Domenico Modugno, è il nome assegnato alla missione, che sarà ricordata per importanti primati. Assegnata all’Agenzia Spaziale Italiana dalla Nasa, è la prima di lunga durata per l’Asi. La permanenza di Parmitano sulla Stazione si concluderà con il rientro sulla Terra tra circa sei mesi, un rientro al momento pianificato per novembre prossimo. Questa opportunità di volo nasce da un Memorandum bilaterale diretto Nasa-Asi, in base al quale l’Agenzia Spaziale Italiana ha fornito all’ente spaziale statunitense tre moduli pressurizzati abitativi (Mplm-Multi Purpose Pressurized Module) e il Pmm (Permanent Multi Purpose Module) per la Iss.
Durante la missione, Luca sarà impegnato in più di 20 esperimenti scientifici per l’Agenzia Spaziale Europea e per l’Asi. Molti di questi esperimenti sono basati sul know how italiano, dovrà svolgere come membro di equipaggio della Iss un’ampia e articolata attività di sperimentazione, pianificata dal crew office della Nasa. Luca Parmitano sarà anche il primo astronauta italiano protagonista di due passeggiate spaziali, le delicate Eva, Extra Vehicle Activity, in programma nel mese di luglio, quando uscirà con l’astronauta americano Chris Cassidy.
Ma, se dovessero esserci problemi con l’attracco dell’Atv ‘Albert Einstein, ai primi di giugno, Luca potrebbe dover affrontare anche una terza passeggiata spaziale per riparare pessi all’esterno della Stazione indispensabili per l’aggancio del veicolo autoamtico europeo. Durante la sua permanenza in orbita, l’astronauta italiano, sarà contemporaneamente uno scienziato e tecnico-ingegnere della Iss, capace di interventi di manutenzione indispensabili per la Stazione in orbita.
Durante le sue due passeggiate spaziali, Parmitano si occuperà di importanti lavori di manutenzione sulle ‘mura’ esterne della Iss, sposterà e collocherà strumentazioni scientifiche poste al di fuori della Stazione e realizzerà attività preparatorie per l’arrivo nel prossimo anno del modulo russo Mlm. Tra i record che faranno ricordare la missione ‘Volare’ anche la velocità con cui Parmitano è arrivato sulla Iss: appena poche ore contro i due lunghissimi giorni di viaggo che hanno richiesto le precedenti missioni verso la Iss.
La missione di Parmitano ha tra gli altri obiettivi quello di diffondere la conoscenza e di avvicinare le nuove generazione al settore spaziale e da quelli ad alta tecnologia e diffondere messaggi positivi per le giovani generazioni. Per questo Parmitano è ambasciatore di Intercultura. Sulla Iss porta la volontà di diffondere la conoscenza e l’importanza gli scambi e le esperienze tra studenti di tutto il mondo. Ma non solo.
A bordo della Stazione Luca ha portato con sé, tra l’altro, anche la cuffia di nuoto della medaglia d’oro alle paraolimpiadi di Londra 2012, Cecilia Camellini. Simboli della forza, tenacia e della volontà come elementi per superare ogni ostacolo per raggiungere un obiettivo.