Letta: “Riforme entro 18 mesi”. Mozione Giachetti spacca il Pd

Maggioranza in tilt in Parlamento. L’accordo sulla legge elettorale è sempre più lontano, ma questa volta le polemiche nascono anche tra deputati della stessa coalizione. Scintille soprattutto tra i deputati del  Pd, in seguito alla mozione presentata dal vicepresidente della Camera Roberto Giachetti (Pd). Un’interpellanza che  rappresenta un’alternativa a quella firmata da Pd, Pdl e Scelta Civica, un “Comitato dei 40 (la Bicamerale) che dovrà ridisegnare la Costituzione ma che non affronta il nodo della legge elettorale”. La mozione di Giacchetti, sottoscritta da 97 deputati, la maggior parte dei quali renziani, prevedeinvece  un ritorno al Matterellum.

Nonostante le pressioni ricevute, Giachetti  non intende retrocedere, suscitando l’ira di molti dei politici  presenti a Montecitorio. Duro il commento di Anna Finocchiaro: “La mozione Giachetti trovo che sia stata presentata in maniera intempestiva – ha detto la presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato – Deve essere chiara una cosa: non possiamo non trovare una soluzione che ci trovi tutti d’accordo e non possiamo mettere a repentaglio il percorso delle riforme con atti di prepotenza”. “La legge elettorale transitoria -dice Finocchiaro- non sarà neanche oggetto di attenzione e di competenza del comitato unitario, ma la tratteranno le commissioni Affari costituzionali di Senato e Camera. È una questione sulla quale dobbiamo trovare un punto di accordo, perchè nessuno deve pensare che attraverso una legge transitoria si rivoluzioni il quadro politico o si cerchi di scassare il tentativo, l’ultimo, che stiamo facendo sulle riforme”.

I firmatari della mozione. La mozione Giachetti è stata firmata da 97 deputati, molti sono del Pd: come la renziana Simona Bonafè, Pippo Civati, Ivan Scalfarotto, Ermete Realacci. Molte anche le firme di deputati di Sel, tra i quali il capogruppo Gennaro Migliore, Giorgio Airaudo e Nicola Fratoianni. Due adesioni anche dal gruppo Misto e una dal Pdl, quella di Antonio Martino. «In questo contesto – recita la mozione – ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, l’unica modifica al vigente sistema che possa coagulare in tempi brevi il consenso di un’ampia maggioranza parlamentare è il ritorno alla previgente disciplina, ovvero al cosiddetto Mattarellum». Al momento non si espone troppo il M5S anche se fa intendere una possibile apertura. “La mozione Giachetti non l’abbiamo ancora vista – ha detto il vicecapogruppo del M5S alla Camera, Riccardo Nuti – Valuteremo…”.

 

La polemica del Pdl.  La mozione presentata da Giacchetti , per il Pdl, potrebbe creare problemi seri al Governo. “Ogni iniziativa che crea confusione mette a rischio il governo – ribadisce il vicepresidente Pdl del Senato, Maurizio Gasparri – È tempo di riforme si deve ripartire dal presidenzialismo: mettere prima la legge elettorale è un errore”. “La mozione Giachetti è un grosso problema per il governo perchè è chiaro che è una mozione contro il governo e contro Enrico Letta – dice il capogruppo Pdl Renato Brunetta in Transatlantico – Ho fiducia che ritirino il testo, perchè così non si può andare avanti”.

 

M5s:  “ok abbassamento età diritto voto”. Il M5s è invece favorevole all’abbassamento dell’età di diritto al voto. I ‘grillini’ hanno infatti presentato una  mozione al Senato dove si indica lo spostamento del diritto “ai cittadini che abbiano compiuto, alla data dello svolgimento del referendum, 16 anni di età”.

 

Letta: “Riforme entro 18 mesi”.  “E’ molto importante che ci sia con chiarezza il senso dell’urgenza e quindi il senso del tempo. Non si può cominciare oggi un percorso dai tempi indefiniti. Servono tempi certi, 18 mesi per me sono un tempo giusto”. Così il premier Enrico Letta al Senato.

“Quella di oggi – ha sostenuto il presidente del consiglio – è una occasione da cogliere fino in fondo”.  Il premier parla di “dovere necessario” dopo i diversi segnali che hanno dato i cittadini italiani e le numerose occasioni perse in molti anni.

Letta ha quindi aggiunto che “la legge elettorale va cambiata, sarà parte fondamentale del processo di riforme perché l’attuale legge non è giusta per le esigenze. Va cambiata ma sappiamo che dobbiamo far sì che sia un percorso fatto insieme con larga condivisione”.

Il deputato Pd Roberto Giachetti ha annunciato, durante l’assemblea del gruppo Pd alla Camera, che non ritirerà la mozione che chiede il ripristino del Mattarellum.

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