Una violenza inaudita quella messa in atto dagli scontri di sabato, un qualcosa di vergognoso per l’Italia intera, che non deve assolutamente tollerarne repliche. E’per questo motivo che il ministro dell’Interno Roberto Maroni, domani in Senato annuncerà una proposta per “nuove misure legislative, che possano consentire alle forze dell’ordine di prevenire più efficacemente le violenze come quelle di sabato”. Lo ha riferito lo stesso Maroni ai giornalisti. “Domani riferirò in Senato -ha spiegato Maroni arrivando a un incontro istituzionale in Assolombarda – è devo dire che per una volta sono d’accordo, con l’onorevole Antonio Di Pietro, che ha detto che servono nuove norme per prevenire, una legge Reale Bis: esattamente quello che voglio dire domani”. Il ministro dell’Interno non ha infine voluto rispondere a una domanda sulle polemiche per la sua assenza da Roma sabato durante gli scontri.
Sei arresti in Toscana per manifestazione a Roma: La maxioperazione, partita dopo i disordini causati a Roma dai manifestanti, ha portato già ai primi arresti. Infatti, sei persone che gravitano nell’ambiente anarco-insurrezionalista sono state fermate ieri in Toscana mentre erano di ritorno da Roma, con ogni probabilità dopo aver partecipato alla manifestazione degli ‘indignati’. I sei stavano viaggiando su un furgone dentro al quale è stato trovato, spiegano in questura, ”materiale utilizzato probabilmente durante gli scontri nel corso della manifestazione di sabato”. L’operazione e’ stata condotta da Digos di Firenze e polizia stradale.
Black bloc. Preparavano l’attacco a Roma in Val di Susa: E’ ancora in corso la maxi operazione guidata da polizia e carabinieri, ai danni di presunti appartenenti all’area anarco-insurrezzionalista. Perquisizioni e controlli stanno interessando diverse province italiane, e fanno seguito alla violenta manifestazione degli “indignati”, tenutasi sabato scorso a Roma.
Secondo le prime indiscrezioni, a dare un’impronta violenta alla protesta, sarebbero stati black bloc addestrati in Val di Susa con i No Tav, con mazze e bombe carta nascoste lungo il percorso. In un’intervista a Repubblica, un black bloc racconta: “abbiamo fatto il master in Grecia: per un anno, una volta al mese, siamo andati in traghetto ad Atene ad addestrarci, e i compagni ateniesi ci hanno fatto capire che la guerriglia urbana è un’arte in cui vince l’organizzazione”.
Dunque i black bloc sarebbero “giovanissimi ma guidati da una precisa regia” . A raccontarlo, il Corseras che usa le fonti della polizia e dei carabinieri che tentano di ricostruire i nomi e l’organizzazione dei 500 violenti di Roma (gli arresti sono stati solo una decina). Lungo il percorso della manifestazione erano state sistemate buste bianche di plastica che indicavano dove si trovano le mazze e le bombe carte da utilizzare contro le forze dell’ordine e sulle vetrine sfasciate. Ma negli zaini c’erano anche fionde, biglie e sassi. Punto terzo, l’uso di Internet: i giovani violenti si tengono in contatto via web.
La media dei ragazzi coinvolti ha fra i 17 e i 25 anni. Manovrati forse dai più anziani con il progetto d far fallire la manifestazione pacifica, sottolinea il giornale. E l’ordine impartito dal questore Tagliente vieta di intervenire all’interno del corteo per non mettere a rischio l’incolumità dei manifestanti.
Polemica tra fazioni politiche: E dopo gli scontri e le devastazioni continua la polemica tra gli schieramenti politici. Il ministro degli Interni Roberto Maroni, che riferirà in Senato martedì, ha parlato di “rischio concreto che ci scappasse il morto” e ha promesso “punizioni esemplari” per i responsabili. Stessi toni da parte del ministro della Difesa Ignazio La Russa che pure ha affermato che “qualcuno cercava il morto”. L’opposizione invece ha abbozzato un attacco al titolare del Viminale che nel giorno degli scontri si trovava a casa sua a Varese e da lì ha seguito gli eventi.
Intanto, non manca l’attacco dell’opposizione al governo. Il Pd, infatti allude alla necessità di un cambio di esecutivo, vista come chiave per risollevare il quadro anche sociale del Paese. “Maroni si assuma le sue responsabilità”, è stato sottolineato dall’Idv. Per Roberto Menia del Fli i responsabili sono entrambi: “Maroni e La Russa”. “I violenti girano per l’Italia indisturbati, il governo spieghi”, ha chiesto il Pd che con il segretario Pierluigi Bersani ha sottolineato il rischio che alcuni “provocatori vogliono farci fare la fine della Grecia”, per impedirlo “dobbiamo rimettere in cammino la dignità dell’Italia”. Da parte sua, il Pdl ha affondato il coltello nella vicinanza tra la piazza e la sinistra. Per il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, “le violenze sono alimentate da cattivi maestri”. Il suo omologo alla Camera Fabrizio Cicchitto ha contestato le affermazioni di chi – come Nichi Vendola – ha sostenuto che ci sono stati “due cortei, uno dei black bloc e uno pacifico”. Invece, “c’è stato un solo corteo – ha detto Cicchitto – da cui entravano e uscivano i violenti e gli organizzatori hanno chiuso gli occhi”.