Si sente un perseguitato della tv e di tutti i mezzi di comunicazione che ‘osano’ scrivere del Movimento 5 Stelle e, all’occorrenza, criticarlo. Per Beppe Grillo tutto il mondo dell’informazione o quasi è al soldo della politica che ha, ora, come unico obiettivo quello di screditare e ostacolare il MoVimento davanti agli occhi degli italiani-elettori. Tanto che utilizza le “truppettine” per cercare “qualcuno che odia il movimento e lo mandano in onda contro cinque stelle”, come ha detto durante un comizio a Stelle a Leonforte, nell’Ennese. Eppure quella scatola, che nel passato ha contribuito alla sua fortuna/sfortuna e che ora è critica duramente, è diventata anche la principale cassa di risonanza e di ‘pubblicità gratuita’ su cui può contare il MoVimento. Ma l’ex comico ligure continua la sua personale crociata contro il mondo dell’informazione nonostante la presenza in alcune trasmissioni televisive di ‘cittadini’ parlamentari del MoVimento. E così lancia, provocatoriamente, dal suo blog, un sondaggio per assegnare ‘Il microfono di legno’ “alla rete più faziosa, al direttore di rete più schierato, al conduttore di talk show più in mala fede”. Nel suo post ricorda che l’Italia è al 69esimo posto (paese giudicato semi libero) nella classifica della libertà di informazione, assieme alla Guyana, secondo il rapporto del 2013 di Freedom House. Meglio del Bel Paese fanno Ghana, Nauru, Papua New Guinea, São Tomé e Príncipe, Isole Solomon, Samoa, Tonga, Namibia e Guyana. Dunque poiché “Le televisioni influenzano il giudizio degli italiani più di qualunque altro media” e “i giornali sono infatti poco diffusi da noi”, scrive Grillo, per ” un ovvio sillogismo, se l’informazione in Italia è manipolata, filtrata, schierata, adulterata, la massima responsabilità è delle televisioni e di chi ne fa parte”. Insomma “i cittadini non possono decidere senza conoscere, né giudicare le scelte della politica. Non sono liberi”. E quindi lancia il sondaggio per “assegnare il microfono di legno alla rete più faziosa, al direttore di rete più schierato, al conduttore di talk show più in mala fede”.
Rete 4 e Rai 3 le reti più faziose. Stando ai primi dati del sondaggio on line, la rete televisiva più faziosa è Rete 4 con il 36,96% seguita da Rai 3 con il 18,86%. La più obiettiva è SkyTg24 con lo 0,6%.
Toti direttore tg più fazioso. Il direttore di un tg più fazioso, secondo i grillini, è il numero uno del Tg4 e Studio Aperto, Giovanni Toti, con il 38,51%. Il secondo posto è conquistato da Bianca Berlinguer, direttore del Tg3, con il 21,95%. Al gradino più basso del podio si piazza Clemente Mimum del Tg5. La preferita e quindi più ‘obiettiva’ è Sarah Varetto, guida di SkyTg24.
Vespa non piace ai grillini. Il conduttore di talk show più fazioso, secondo il sondaggio visibile sul blog di Beppe Grillo, è Bruno Vespa, padre di ‘Porta a Porta’, tallonato da Barbara D’Urso con il programma ‘Pomeriggio Cinque’. Seguono Paolo del Debbio di ‘Quinta Colonna’, Giovanni Floris con ‘Ballarò’, Corrado Formigli di ‘Piazza Pulita’, Michele Santoro, Gad Lerner e Gerardo Greco. Il preferito dai grillini è Massimo Bernardini di Tv talk.
Eugenio Bernardo