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La situazione che l’Italia sta attraversando è ormai al limite della sopportazione e a contribuire allo stato di deficienza ci pensano ogni giorno i nostri politici che ancora non sono riusciti a chiudere un vero problema. Il premier Letta, come è noto, vorrebbe, guidare il Paese fino alla fine della legislatura e magari con la riforma costituzionale che trasformi l’Italia in una Repubblica presidenziale. Sulla questione del presidenziali gli animi sono accesi e un avvertimento arriva anche dal segretario del Pd Guglielmo Epifani: “Se Silvio Berlusconi alzasse troppo i toni, chiarisce l’ex leader della Cgil, metterebbe a rischio l’esecutivo”. “Saranno i fatti a dimostrare le vere intenzioni di Berlusconi – precisa ancora Epifani – perché in passato ha spesso anteposto le sue esigenze a quelle del Paese”. Parole che potrebbe sembrare dette artatamente in vista dei ballottaggi elettorali “Dobbiamo restare con i piedi per terra, ma i risultati delle amministrative hanno dimostrato che il nostro popolo c’è – dichiara ancora il segretario dei democratici – e se scegliamo le persone giuste la gente i cittadini ci danno fiducia”. “Se vinciamo le elezioni risaliremo e il centrodestra abbasserà un pò le penne”. “Dopo il voto il centrodestra si è innervosito, perché seppure stando insieme al governo noi vinciamo le amministrative, e loro no: significa che il nostro senso di responsabilità è stato riconosciuto dalla gente”. Ma le parole non si riferiscono solo a Berlusconi, Epifani sferra un attacco anche contro Sel: “Non mi piace la sinistra che fugge – dice – perché se non si ha il coraggio di governare quando c’è la crisi siamo inutili per le persone. Quando le cose vanno bene è capace di governare anche la destra”. Intanto le dichiarazioni di Epifani hanno irritato il Pdl che rincara la dose e sputa il suo veleno: “Epifani è veramente a corto di argomenti – ribatte Schifani- continua a ripetere, anche in campagna elettorale per le amministrative, la stanca e falsa litania sui toni e gli interessi personali del presidente Berlusconi. Questo governo deve temere soltanto le liti interne al Pd, non sarà certo chi si è battuto perché nascesse a farlo cadere. Al popolo della libertà stanno a cuore i bisogni economici delle famiglie e delle imprese, tutto il resto lo lasciamo a chi è ancora fermo al tempo delle inutili polemiche”.
