Cento milioni al ministero dell’Ambiente per interventi urgenti, altri 100 milioni al ministero dell’Istruzione per la messa in sicurezza delle scuole e 220 milioni al ministero dell’Interno per finanziare l’attività delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. E’ questa la ripartizione delle risorse che arriveranno dalle maggiori entrate dell’asta frequenze 4G, secondo quanto si legge nell’ultima versione del ddl stabilità. La norma prevede che tali proventi, aggiuntivi rispetto alla stima di 2,4 miliardi di euro, siano destinati per il 50% al fondo per l’ammortamento dei titoli di stato e per il restante 50% a diverse finalità. Nella relazione tecnica al provvedimento si precisa che “le maggiori entrate ammontano a circa 1.545 milioni di euro, in quanto le frequenze sono state aggiudicate per complessivi 3.945 milioni di euro, a fronte di un incasso stimato nella legge 220 del 2010, di 2.400 milioni di euro”. Gli oltre 700 milioni verranno quindi distribuiti per le seguenti finalità: 200 milioni al ministero della Difesa per il potenziamento e il finanziamento di oneri indifferibili; 220 milioni al ministero dell’Interno per il potenziamento e il finanziamento di oneri indifferibili della polizia di stato, dell’Arma dei carabinieri e dei vigili del fuoco; 30 milioni alla guardia di finanza per il potenziamento e il finanziamento di oneri indifferibili; 100 milioni al ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca per la messa in sicurezza degli edifici scolastici; 100 milioni al ministero dell’Ambiente per interventi in materia di difesa del suolo e altri interventi urgenti; 100 milioni al ministero dello Sviluppo economico per il finanziamento del fondo di garanzia.
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