Il Consiglio superiore della Magistratura ha sferrato un duro colpo contro il procuratore Messineo capo della Procura di Palermo. La prima commissione ha avviato la procedura per incompatibilità. Le contestazioni vertono “sulla debolezza con cui il Procuratore gestisce l’ufficio senza la necessaria indipendenza” e un difetto di coordinamento all’interno che “avrebbe fatto sfumare la cattura di Messina Denaro”. Le ultime parole “non dette” sono state quelle del pm Nino Di Matteo intervistato la scorsa settimana da “Servizio pubblico”. Non solo. A Messineo vengono contestati i suoi rapporti privilegiati con l’ormai ex procuratore aggiunto Antonio Ingroia dal quale sarebbe stato “condizionato nella gestione dell’ufficio”.
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