Ha stroncato la vita della moglie 17enne, per questo motivo Noori Ahmad è stato arrestato dal Centro Nazionale Anticrimine informatico, Cnaipic. L’uomo, cittadino afgano è ritenuto colpevole di uxoricidio e del rapimento della figlia di appena 2 anni. Ahmad, dopo l’omicidio, avvenuto ad Oslo in Norvegia lo scorso 12 giugno, è fuggito in vari paesi scandinavi per poi nascondersi in Italia. Il killer è stato rintracciato attraverso l’attività di geolocalizzazione del dispositivo radiomobile utilizzato dall’uomo. Su segnalazione della polizia norvegese, che ha fornito il codice Imei del telefono dell’afgano edopo innumerevoli tentativi andati a vuoto, nel pomeriggio di sabato, un numero intestato ad un extracomunitario risultante residente a Napoli è risultato associato al telefono dell’uomo ed agganciato ad una cella di Roma. Da lì si è sviluppata una intensa attività tesa ad individuare con precisione gli spostamenti dell’uxoricida, localizzazione resa quasdi impossibile dalla densità abitativa dei quartieri in cui di volta in volta veniva agganciato il dispositivo tracciato: Eur, Termini, Ardeatino, Casilino. A tradire però il killer, l’ennesima traccia informatica, stavolta decisiva: una connessione effettuata nella sera di sabato da un internet point in zona Tor Pignattara, riscontrata dal tracciamento del cellulare. Nella mattinata di domenica il tracciamento seguito in tempo reale dagli operatori della Sala Operativa del Cnaipic, riferiva di alcune brevissime telefonate effettuate verso l’Iran dal fuggitivo. L’uomo è stato individuato ed arrestato presso l’internet point di Tor Pignattara. Noori era in compagnia della figlia di 2 anni e stava entrando in un portone del popoloso quartiere.
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