Momenti di panico per una 23enne bulgara. La ragazza, incinta,è stata aggredita, sequestrata e portata in un campo abbandonato a Roma. Gli aguzzini sono il compagno della vittima, 26enne ed un connazionale di 28 anni. Una volta arrivati nel campo, i due hanno pestato la giovane con lo scopo di procurarle un aborto. La ragazza è già madre di due bimbi. A salvare la 23enne è stato un maresciallo. Secondo quanto ricostruito, la giovane avrebbe lasciato il compagno affidandogli anche i due figli ed avrebbe concepito il nascituro con un altro uomo. Gli aggressori sono stati portati nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di fronte alla quale dovranno rispondere di tentato sequestro di persona e lesioni personali in concorso. L’ex fidanzato, in particolare, ha detto che le sue intenzioni, una volta procurato l’aborto alla ragazza, erano di costringerla a tornare con lui in Bulgaria per riallacciare quel rapporto interrotto due anni fa. Per la vittima, fortunatamente, solo un grande spavento e qualche graffio: il bimbo che aspetta non corre pericoli.
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