Caso Cucchi, l’appello di Ilaria: “Introdurre il reato di tortura in Italia”

Una storia di violenza dietro le sbarre di un carcere. Torture, abusi che hanno portato alla morte di Stefano Cucchi. Non è bastata la condanna dei medici implicati nella vicenda a dar pace alla famiglia del geometra romano. La sorella chiede di più. Si rivolge al Governo, si rivolge a chi detiene il potere e lancia un appello affinché venga introdotto il reato di tortura nell’ordinamento italiano. Ilaria Cucchi lancia la sua proposta nel corso di una conferenza stampa alla Camera con la presenza di deputati Pd (Ivan Scalfarotto e Micaela Campana), Sel (Daniele Farina), M5S (Tancredi Turco, Walter Rizzetto) e di Adriano Zaccagnini, ex M5S passato al gruppo Misto. L’occasione e’ la giornata mondiale contro la tortura, un reato che in Italia ”non e’ sanzionato, non e’ punito, ma di fatto avviene”, denuncia Cucchi. ”La tortura – aggiunge – si verifica nelle caserme, si e’ verificata in un sotterraneo del tribunale e quando mio fratello e’ stato lasciato morire in ospedale. E tante vicende come la nostra si consumano nel silenzio e nell’indifferenza, mentre noi familiari di fatto siamo abbandonati dallo Stato”. Per i promotori dell’iniziativa serve subito una legge sulla tortura: ”Non c’e’ tempo da perdere – sottolinea Cucchi – o l’Europa ci sanzionera’ ancora”. Al momento il tema e’ incardinato al Senato e non esiste ancora un testo condiviso fra le diverse forze che hanno aderito alla conferenza stampa alla Camera. ”Forse la prossima settimana – annuncia il deputato 5 Stelle Turco ai cronisti – anche noi presenteremo una proposta di legge contro la tortura”.

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