Atene : lo sciopero la trasforma in un campo di battaglia

Atene è devastata dallo sciopero. In  piazza Syntagma, da alcune ore, sono radunati oltre 50.000 manifestanti e sono in corso scontri tra giovani incappucciati e le forze dell’ordine. Anche le strade di accesso alla piazza sono ridotte a un campo di battaglia, con cassonetti delle immondizie dati alla fiamme, vetrine di negozi infrante e segnali stradali divelti. Il tutto è avvolto da una fitta nube di acre gas lacrimogeno. Lo riferisce la corrispondente della Tv privata Skai in collegamento in diretta.

Lo sciopero di 48 ore cominciato stamattina, è una forma di protesta contro  C contro le misure di austerità  varate dal governo socialista di Giorgio Papandreou e contro il multi-disegno di legge che domani sarà  votato dal Parlamento, In giornata sono previste diverse manifestazioni di piazza ad Atene e nelle maggiori città del Paese.

Tra manifestanti greci e polizia sono cominciati poco fa i primi incidenti sulla piazza Syntagma, davanti al Parlamento e su una via laterale. Alcuni giovani incappucciati hanno lanciato sassi e almeno cinque bottiglie incendiarie contro gli agenti schierati a difesa dell’edificio che hanno reagito esplodendo alcuni candelotti lacrimogeni

A causa dello sciopero, tutto e’ fermo: scuole, ministeri, banche, uffici postali, ospedali, studi professionistici, supermercati, panetterie mentre sono tornati a lavorare i giornalisti di radio, tv e quotidiani. Il consiglio direttivo della Confederazione Nazionale del Commercio di Grecia (Esee) ha deciso la chiusura, per oggi, di tutti i negozi del Paese.

Anche i distributori di benzina resteranno chiusi in segno di protesta per le misure economiche del governo. Fermi anche i traghetti da e per le isole, i voli nazionali e internazionali e i controllori di volo che però  si astengono dal lavoro solo per 12 ore, dalla mezzanotte di martedi’ fino a mezzogiorno di oggi. Come già  altre dicasteri nei giorno scorsi, anche il ministero della Giustizia è da questa mattina occupato dagli impiegati del sistema carcerario. In un comunicato sostengono che ”la situazione nelle carceri ha raggiunto livelli molto pericolosi perché  manca il personale in tutti i reparti che in certi casi raggiunge il 60% del necessario”.

Anche le guardie carcerarie hanno annunciato la loro adesione allo sciopero generale indetto dai due principali sindacati greci – Gsee e Adedy – e nello stesso tempo hanno proclamato una agitazione di 24 ore per venerdì 21 ottobre. Durante lo sciopero non saranno permesse le visite ai detenuti da parte dei parenti o dei loro avvocati. Allo sciopero di oggi e domani, oltre i dipendenti del settore dei trasporti pubblici, partecipano anche i proprietari di taxi perché  il nuovo disegno di legge presentato dal ministero dei Trasporti non li soddisfa e chiedono al governo di ripristinare le legge precedente che prevedeva che il numero delle licenze per i taxi fosse collegato al numero degli abitanti di una determinata area geografica.

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