Expo 2015, Napolitano: “Italia non si piega, abbia più fiducia in sé”

“L’Italia non si piega su se stessa davanti alle difficoltà. Siamo un Paese che ha fiducia in se stesso ma che deve averne anche più di quanta ne dimostri e quello che faremo di qui al 2015 proverà che possiamo avere fiducia in noi stessi”. Un’iniezione di ottimismo quella del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che questa mattina ha presentato l’Expo 2015, nel corso della manifestazione a Villa Reale di Monza ‘Verso l’Expo 2015’ alla presenza della massime istituzioni italiane, tra cui anche il presidente del Consiglio Enrico Letta.

“Ho sostenuto fin dall’inizio la candidatura dell’Italia e di Milano per Expo2015 e sono qui per testimoniare valore nazionale e unitario di un impegno che coinvolge tutto il Paese”, ha aggiunto il presidente della Repubblica. “Il fatto che dopo aver vinto la battaglia della candidatura, condotta con spirito unitario, sia cambiato il contesto politico, si siano avvicendati governi diversi, senza che la scelta e l’impegno per l’Expo 2015 subissero contraccolpi, fossero messi in questione o vacillassero, ha un evidente, importante significato”.

“Ai nostri ospiti come agli italiani – ha concluso il Capo dello Stato – dico con forza : siamo un paese che ha fiducia in sé stesso, che deve averne anche più di quanta ne dimostri, percorso com’è ancora da nervosismi destabilizzanti e da tendenze al pessimismo. L’Expo di Milano, e più in generale quel che faremo e costruiremo di qui al 2015, in termini di crescita economica e di riforme istituzionali, proverà che possiamo avere fiducia in noi stessi e suscitare rinnovata fiducia verso l’Italia da parte dell’Europa e del mondo”.

 Letta, Expo 2015: “Il miglio che ci condurrà alla vittoria”. A prendere la parola prima di Napolitano, è stato il premier Enrico Letta. “Sarà il cuore della ripresa del nostro paese – ha aggiunto, dicendosi certo che “sarà l’occasione di rilancio per un’Italia affamata di futuro”.

 Maroni: “Vigileremo sulla possibilità di infiltrazioni mafiose”. Da parte sua, invece Maroni, ha assicurato che la Regione Lombardia assicurerà il massimo dei controlli per vigilare sulla probabilità di infiltrazioni mafiose nella gestione della manifestazione. “L’ attenzione affinché non ci siano infiltrazioni criminali nei lavori dell’Expo è massima e deve esserci l’impegno da parte delle istituzioni perché l’Expo sia ‘mafia free”. Abbiamo massima attenzione verso il rischio di infiltrazioni mafiose -ha sottolineato Maroni- e da ministro dell’Interno avevo istituito un gruppo specializzato di investigatori e in Lombardia abbiamo un comitato di controllo sui cantieri. L’attenzione quindi è massima”. Maroni ha anche chiesto una “deroga al patto di stabilità per quei Comuni interessati a Expo perché i soldi ci sono ma non possono essere spesi. Serve una attenzione per la Lombardia per Expo se si vogliono poi avere i benefici auspicati per cui il governo deve allargare i cordoni della borsa, le maglie del patto di stabilità e considerare, da qui al 2015, la Lombardia, Milano e i Comuni interessati come una zona franca dai molti vincoli di bilancio che oggi ci sono altrimenti il percorso sarà in salita”. “Proprio per questo abbiamo chiesto l’aiuto del governo -ha concluso – e la disponibilità c’è: ne discuteremo nei prossimi giorni ma il messaggio che diamo al mondo è che Expo sarà un successo”.

Bracco: “Manifestazione coniugherà tradizione e innovazione”. La presenza oggi a Villa Reale di Monza per l’evento ‘Verso Expo 2015’, del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del presidente del Consiglio Enrico Letta e del vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani “testimonia in maniera forte la vicinanza delle massime istituzioni italiane ed europee al grande progetto Expo”, ha sottolineato il presidente di Expo 2015 e commissario del Padiglione Italia, Diana Bracco, nel suo intervento.

“Un progetto -ha sottolineato- a cui molti di noi hanno creduto fin dall’inizio impegnandosi già in fase di candidatura per la vittoria dell’Italia”.  Il padiglione Italia, di cui Diana Bracco è commissario “sarà un luogo che coniugherà tradizione e innovazione. Un luogo icona in grado di rappresentare il meglio del nostro Paese e capace di restituire fiducia e orgoglio nell’Italia ai cittadini a cominciare dai più giiovani, facendo riscoprire il senso della nostra comunità e la fierezza del nostro saper fare”.

“Nutrire il pianeta, energia per la vita’, infatti -ha aggiunto- è un tema per eccellenza italiano anche in considerazione alla unicità e alla ricchezza della biodiversità del nostro Paese. Una biodiversità che ha segnato nei secoli l’identità della penisola e dei suoi prodotti e che è uno dei nostri piu’ preziosi beni comuni, come ha sancito l’Unesco”.

“Per il Padiglione abbiamo un sogno e una grande ambizione -ha sottolineato Diana Bracco- affermare nel mondo l’idea di una Italia capace di costruire il futuro. Alla realizzazione di questo sogno stiamo lavorando con grande entusiasmo. Un sogno che prenderà forma nel Padiglione Italia, che si svilupperà lungo tutto il Cardo. Ci siamo dati l’obiettivo di fare qualcosa di alto, di attrattivo e in sintonia con la vocazione culturale, sociale ed economica del sistema Paese”.

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