“Nessuna luce in fondo al tunnel della crisi ma solo un flebile lumicino”. Giorgio Squinzi smorza gli entusiasmi e durante il suo intervento alla Borsa di Milano per la ‘seconda giornata della collera’ organizzata dall’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, delinea un quadro per niente rassicurante della situazione economica italiana.
“La situazione è veramente difficile -ha sottolineato Squinzi- e i dati sono sempre in recessione da nove trimestri. Non riusciamo a vedere la luce in fondo al tunnel nonostante le dichiarazioni ottimistiche del ministro Saccomanni ma solo un debole lumicino peraltro non determinato da noi ma dalla situazione economica internazionale”, ha ribadito il presidente di Confindustria. “Trovo giustissima questa manifestazione -ha detto Squinzi- perché le vessazioni sono ciò che ci impediscono di ripartire. Negli Stati Uniti la ripresa è ripartita proprio dal settore delle costruzioni ma noi non abbiamo avuto la bolla immobiliare come negli Usa e in Spagna dove il settore ha rappresentato anche il 27% del Pil. Da noi siamo nella media europea tra l’11 e il 13%. Se non si è riusciti a ripartire è a causa delle complicazioni burocratiche e normative -ha proseguito Squinzi- ed è per questo che abbiamo bisogno di semplificazione. Questo governo perlomeno ci sta ascoltando e dando qualche segnale di attenzione. La scorsa settimana abbiamo proposto un primo pacchetto di semplificazione che il governo ha dimostrato di aver recepito ma il cammino è ancora molto, molto lungo”. “Oggi abbiamo il dovere di protestare contro le vessazioni che affliggono il mondo delle costruzioni anche perché -ha concluso Squinzi- il settore può essere quello che può far ripartire il Paese ma non può confrontarsi giorno dopo giorno con vessazioni di ogni tipo”.