E’ stato confermato per la giornata di domani lo sciopero generale in Brasile, ma i sindacati che lo hanno indetto si dividono sulle rivendicazioni e sui giudizi nei confronti del governo di Dilma Rousseff. Se da un lato l’intenzione dei lavoratori e’ quella di aderire alle richieste di maggiore trasparenza e partecipazione popolare emerse dalle recenti manifestazioni di piazza, dall’altro molti rappresentanti delle categorie che aderiscono alla protesta sono spaccati sul sostegno da confermare all’operato dell’esecutivo, guidato da una presidente di sinistra che è anche esponente di un partito – il Pt – da sempre vicino alle lotte operaie. Allo sciopero aderiscono, tra gli altri, il Movimento dei contadini senza terra (Mst) e le principali sigle sindacali del Brasile: dalla Centrale unica dei lavoratori (Cut), all’Unione generale dei lavoratori (Ugt). L’iniziativa promette di paralizzare la capitale economica del gigante sudamericano, San Paolo, e altre importanti città e avrà riflessi sul traffico aereo da e verso il Brasile, nonchè sul traffico stradale.
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