E’ boom di frodatori fiscali in Italia. La cifra totale che lo Stato dovrebbe riscuotere è di ben 505 miliardi di euro. Somma esorbitante, che neanche l’estenuate lotta all’evasione è riuscita a ridurre.
“Dal 2000 al 2012 sono stati emessi ruoli per 807,7 miliardi di euro. La somma effettivamente riscossa in questi 13 anni è di 69,1 miliardi di euro”. Lo rivelano alcune alcune tabelle consegnate dal ministero dell’Economia alla Commissione Finanze della Camera. “Nel tempo le somme della lotta all’evasione che vengono effettivamente riscosse dalla società di riscossione (Equitalia) ammontano al 20%. A seguito del decorso di un decennio dall’affidamento del carico all’agente di riscossione, il dato del riscosso tende strutturalmente ad attestarsi intorno al 20%”, ha dichiarato il vice ministro all’Economia Luigi Casero rispondendo ad una interrogazione parlamentare alla Commissione Finanze della Camera. “Ne consegue – ha aggiunto Casero – che anche l’andamento delle riscossioni relative agli anni di più recente affidamento, ancorché sicuramente influenzato dal peggioramento del quadro economico di riferimento, potrà essere valutato nella sua effettività solo allorquando, nei prossimi anni, si sarà ormai consolidato”.
Da questo risulta che il carico totale da riscuotere è di 545,5 miliardi di euro ma di questa somma 107,2 miliardi riguardano soggetti in fallimento. Ammonta invece a 18,6 miliardi di euro i ruoli che Equitalia deve riscuotere ma che sono oggetto delle rateazioni accordate ai contribuenti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà.
“Non tutto il carico dei ruoli, le somme ricavate dalla lotta all’evasione, può essere effettivamente riscosso”, ha aggiunto il vice Casero. L’Agenzia delle Entrate “con riferimento ai residui attivi al 31 dicembre 2012 inoltrati dalla Ragioneria Generale, ha comunicato una percentuale di abbattimento pari all’82%”. “La percentuale di abbattimento – ha spiegato il vice ministro Casero alla Commissione Finanze di Montecitorio riferendosi ai ruoli da riscuotere – è individuata valutando il grado di riscossione delle partite tenendo conto del grado di esigibilità dei residui in funzione delle caratteristiche degli stessi, e cioè se sono riferiti a soggetti falliti o a ruoli per i quali è stata richiesta l’inesigibilità e della vetustà del ruolo”. Per quanto riguarda i carichi previdenziali, “l’Inps ha comunicato per le vie brevi – riferisce ancora Casero – di considerare quale quota di presunti crediti inesigibili, rispetto al totale dei crediti da riscuotere, una percentuale pari al 44%”.
Per il vice ministro all’Economia Luigi Casero, il carico residuo dei ruoli fiscali da riscuotere riguarda in gran parte debitori per oltre mezzo milione di euro. “Al 31 dicembre 2012, oltre l’80% del carico residuo era riferibile a debitori iscritti a ruolo per importi complessivamente pari o superiori a 500.000 euro (121.409 soggetti per un carico netto residuo da riscuotere pari a 452 miliardi di euro)”.