Onu: indagini per chiarire circostanze morte Gheddafi

“Sono quattro o cinque le versioni inerenti la morte di Gheddafi. C’è bisogno di un’ indagine”: a dichiararlo, l’Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite, Rupert Colville, che  si è pronunciato oggi, a Ginevra, per un’indagine sulle circostanze “non chiare” della morte di Muammar Gheddafi.

.Cnt è in contatto con ribelli per accordarsi su sepoltura:  I rappresentanti della tribù di Gheddafi, Qaddafia, sono in contatto con un gruppo di ribelli per valutare la possibilità di assumere il compito di seppellire il rais. Lo ha detto alla Reuters Abdel Mjid Mlegta, comandante del Cnt.

Medico legale: il rais è morto per colpo alla testa: Il medico legale che ha esaminato il cadavere di Muammar Gheddafi è arrivato alla conclusione che il colonnello è morto per un colpo d’arma da fuoco alla testa. Lo hanno riferito esponenti del Consiglio nazionale transitorio libico (Cnt) all’emittente Al Arabya.

“Gheddafi è stato arrestato da vivo, ma è stato ucciso più tardi – ha detto ad Al Arabiya il dottor Ibrahim Tika -. C’era un proiettile e questa è stata la prima ragione per la sua morte, ha penetrato i suoi intestini. Poi c’è stato un altro proiettile nella testa, che è entrato e uscito”. Tika, che ha esaminato anche il cadavere del figlio del rais Mutassim, ha detto che dai suoi accertamenti risulta che è morto dopo il padre: “La condizione del sangue prova che è stato ucciso dopo Gheddafi”. Il medico dice di non aver visto il corpo dell’altro figlio del dittatore, Saif al Islam, che non si sa se è stato catturato o ucciso.

Cnt: sepoltura Gheddafi rimandata: La sepoltura di Muammar Gheddafi è stata rimandata di “qualche giorno” fino a quando non sarà deciso il luogo dove seppellirlo. Lo ha annunciato Ali Tarhouni, ministro del petrolio del Consiglio nazionale Transitorio libico (Cnt). “Ho detto di tenerlo (Gheddafi, ndr) nel congelatore per qualche giorno…per essere sicuri che tutti sappiano che è morto”. Il cadavere del rais si trova a Misurata.

Gheddafi: il potente tiranno, muore con il terrore negli occhi: Con la fine di Gheddafi, la Libia è finalmente libera. E leggere il terrore negli occhi di chi, come Gheddafi, il terrore lo ha seminato semplicemente parlando, è davvero impressionante. Ieri Gheddafi era un uomo come chiunque altro, e come chiunque altro, aveva paura della morte che di lì a poco lo avrebbe preso con sé. “ Non sparate”, queste le ultime parole del rais, poi il vuoto, il buio, il silenzio. Per contro, la gioia è esplosa nelle strade di Sirte, finalmente libera. Ed ora il ragazzino di 20 anni che ha scovato il rais è diventato il nuovo eroe. Come trofeo per la sua impresa, una pistola d’oro.

Ma a poche dalla morte già si insinuano i dubbi. Opinioni discordanti sulla fine del rais. Secpondo alcuni, infatti, Gheddafi sarebbe stato preso vivo, come mostra Al Jazira. Tuttavia l’immagine del dittatore libico con una pallottola alla tempia, fanno pensare ad un’esecuzione, anche se il Ctn, ha smentito quest’ipotesi. .E le immagini del rais ferito, debole, ormai vinto, hanno fatto immediatamente il giro del mondo.

Rievocando la fine di altri dittatori, da Mussolini a Saddam. Sì perché il rais sarebbe stato preso vivo, come mostra un video diffuso da Al Jazira, e confermato stasera dal Cnt, ma le foto del suo cadavere con un foro di pallottola sulla tempia hanno immediatamente fatto pensare ad una esecuzione. Ipotesi, quest’ultima, smentita dal Cnt: non è stato dato nessun ordine di ucciderlo. Il rais è morto – ha fatto sapere lo stesso primo ministro del Cnt in serata – per un colpo alla testa durante una sparatoria tra i suoi sostenitori e le forze degli insorti. Con lui, dopo di lui, sono caduti anche i suoi fedelissimi: i due figli-guerriglieri Mutassim (il cui corpo è stato trasferito ed esposto a Misurata) e Saif. Su quest’ultimo le notizie sono invece incerte e lo stesso Cnt in serata ha precisato di non avere notizie in merito alla sua sorte, se sia stato cioé ucciso o catturato. E, ancora, il ministro della Difesa del regime Gheddafi, Abubakr Yunes Jaber, il potente capo dei servizi segreti Abdallah Senoussi, arrestato insieme al portavoce del rais Moussa Ibraim.

Ed ora con la fine del regime Gheddafi, la Nato deve vagliare l’ipotesi di considerare finita la missione in Libia. Ha infatti fissato per domani il consiglio Atlantico per valutare quest’ ipotesi. “La missione della Nato in Libia finirà d’accordo con l’Onu ed il Cnt”, ha detto il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen. Anche Ban ki-Moon ha chiesto di “fermare i combattimenti”. La morte di Gheddafi, per il presidente Usa Barack Obama, “chiude un doloroso capitolo” perché i libici “hanno vinto la loro rivoluzione”.

Nato terminerà missione solo con civili al sicuro: La Nato porrà un termine alle operazioni in Libia appena i civili saranno al sicuro: lo ha indicato il segretario britannico alla Difesa Philip Hammond, riferisce la Bbc.

 

Francia: operazioni in Libia possono dorsi concluse: La Francia ritiene che dopo la morte di Muammar Gheddafi l’operazione militare della Nato in Libia può dirsi “finita”.” il ministro degli Esteri francese Alain Juppe, ha infatti affermato:

 

“Credo che si possa dire che l’operazione militare è conclusa, tutto il territorio libico è sotto il controllo del Consiglio nazionale transitorio e che, a parte qualche misura transitoria la prossima settimana, le operazioni dell’Alleanza atlantica sono arrivate alla conclusione”. Per Juppè, intervistato da Europe 1, “ l’operazione dell’Alleanza deve terminare perché l’obiettivo di liberare il territorio libico è stato raggiunto”.

“ I libici” , ha dichiarato a margine di una visita in India, “sono ora padroni del proprio destino e spetta a loro dire se la guerra civile è terminata” . Quanto alla morte di Gheddafi, il titolare del Quai d’Orsay ha spiegato che l’obiettivo non era ucciderlo ma obbligarlo a lasciare il potere. “Non verseremo lacrime per lui” , ha spiegato Juppè, “gli avevamo proposto in numerose occasioni di mettere fine alle ostilità” .
Tuttavia, per decretare il passa il passaggio dal regime alla nuova Libia, il Cnt vuole che l’Algeria consegni quel che resta del clan Gheddafi: la moglie, la figlia Aisha con la bimba nata proprio poche ore dopo aver attraversato il confine, quest’estate, e poi ancora i figli Hannibal e Mohammed, con le mogli ed alcuni nipoti. Ultimi esponenti di un clan considerato un tempo invincibile e ormai verso il declino.

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