“Il 16 marzo 2013 ho commesso un errore grave, ne sono consapevole e me lo ricorderò per tutta la vita. Non sapevo cosa volesse dire quel gesto, non gli ho attribuito la dovuta connotazione storica, ma ho semplicemente replicato un’immagine che avevo visto su internet”. E’ quanto affermato da Georgos Katidis, durante la conferenza stampa di presentazione al Novara, in merito all’episodio di cui fu protagonista, quando esultò dopo un gol con un saluto romano, per il quale è stato squalificato a vita da tutte le nazionali elleniche. “Dopo aver chiarito che si tratta di un errore che ho commesso, -prosegue Katidis- non posso aver paura delle reazioni che questo potrà generare, io sono quello che sono e spero che la gente mi capisca. Sono orgoglioso di essere greco, mi sono sempre impegnato molto con la maglia della Nazionale ed è stato un onore giocare con la fascia di capitano. Spero un giorno di poter tornare a indossarla”. Nonstante le forti polemiche nate dal suo passaggio al Novara, il giovane calciatore greco si dice entusiasta della sua nuova avventura: “Al di là di quello che è successo con l’AEK Atene, sono consapevole delle discussioni che sono nate a Novara, ma sono felice che il club abbia creduto in me e dell’accoglienza ricevuta dai tifosi, qui l’ambiente è bellissimo”.
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