La brutta figura delle Ferrari al Gp d’Ungheria non è stata proprio digerita da Luca di Montezemolo. Il numero uno del Cavallino ha chiesto allo staff tecnico un immediato cambio di registro per ritornare alla vittoria e fa una tirata d’orecchie a Fernando Alonso. “Non mi sta bene una Ferrari come quella che ho visto ieri in gara”, ha sbottato il presidente della Ferrari. Montezemolo ha chiesto una svolta al team: ognuno dei tecnici presenti alla riunione ha ricevuto in ‘omaggio’ un coltello e un invito – metaforico ma fino ad un certo punto – a metterselo fra i denti pensando all’approccio alla seconda metà del campionato. Come riporta il sito Cavallino, “non è certo questo il momento di mettersi a discutere su chi sia responsabile di questa o quella decisione, anche perché tutto è possibile con nove Gran Premi ancora da disputare. Ci sono i punti disponibili e il potenziale per conquistarne abbastanza per vincere e Montezemolo sta facendo di tutto per assicurare alla squadra risorse e sostegno, come dimostra l’annuncio dell’arrivo a Maranello dalla Lotus di James Allison già a partire dal prossimo 1° settembre. Bisogna pero’ serrare le fila, senza lasciarsi andare a sfoghi che, pur comprensibili nell’immediatezza di un risultato negativo, non giovano a nessuno”.
Montezemolo striglia anche Alonso che si è lamentato per le prestazioni della monoposto chiedendo ‘in regalo’ un’altra macchina. “A tutti i grandi campioni che hanno guidato per la Ferrari è sempre stato chiesto di anteporre gli interessi della squadra a quelli personali”. La richiesta del pilota non è piaciuta alla dirigenza come riporta il sito della Ferrari: le parole “non sono piaciute né a Montezemolo né a tutta la squadra. Così, quando stamattina Montezemolo ha chiamato il pilota spagnolo per gli auguri di compleanno gli ha anche tirato le orecchie, ricordandogli che ”a tutti i grandi campioni che hanno guidato per la Ferrari è sempre stato chiesto di anteporre gli interessi della squadra a quelli personali. Questo è il momento di rimanere calmi, evitare polemiche e dare con umiltà e determinazione il proprio contributo, stando vicino, in pista e fuori, alla squadra e ai suoi uomini”.