Strage bus: tre gli indagati, da Procura Avellino ok cremazione 17 salme

Svolta nelle indagini sulla tragedia del bus in Irpinia, precipitato in una scarpata nella serata di domenica scorsa. Tre gli indagati nell’inchiesta avviata dalla Procura di Roma: Gennaro Lametta ,titolare della ditta proprietaria del pullman e fratello del conducente Ciro, deceduto nello schianto  ed altre due persone  che apparterrebbero invece alla Società Autostrade. Le indagini si stanno concentrando anche sulle condizioni della barriera new jersey di cemento che non ha retto all’impatto con il pullman. Le ipotesi di reato per le quali procede la Procura sono di concorso in omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

Procura Avellino, ok cremazione 17 salme. La magistratura irpina ha dato il via libera alla cremazione delle salme delle vittime dell’incidente stradale di Monteforte Irpino. Il placet è arrivato dopo un colloquio con il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, recatosi in procura ad Avellino per presentare le richieste dei familiari di diciassette vittime che, dando seguito ai voleri dei defunti, avevano disposto le procedure per la cremazione dei loro cari. Alla documentazione però mancava il nulla osta del magistrato che conduce le indagini sulla tragedia in cui hanno perso la vita 38 persone. Le salme delle diciassette vittime erano state temporaneamente poste nella chiesa madre del cimitero civico di Pozzuoli in via Luciano, prendendo le opportune precauzioni con i responsabili dell’Asl di areazione e igienicità dell’ambiente, dato il gran caldo di questi giorni. Nel primo pomeriggio le prime salme sono state già trasferite nei luoghi della cremazione.

Ancora 13 persone ricoverate. Sono complessivamente tredici i feriti del tragico incidente di Monteforte Irpino ricoverati negli ospedali di Napoli, Salerno e Avellino. Per sei le condizioni di salute sono giudicate molto gravi dai medici. Nel capoluogo campano ci sono cinque bimbi al Santobono: due, Francesca e Cristoforo, entrambi di 3 anni, restano gravi ma stazionari nel reparto di terapia intensiva del nosocomio pediatrico partenopeo. In condizioni meno critiche restano altri tre bambini: Arianna, Marco (fratello di Francesca) e Maria. Le condizioni di salute di due bambini (Marco e Arianna) potrebbero consentirne le dimissioni nei prossimi giorni. Molto gravi ma stazionario Gennaro Schiano, 41 anni, ricoverato in rianimazione al Cardarelli di Napoli. Due figlioletti sono al Santobono (Francesca e Marco). La moglie è al San Giuseppe Moscati di Avellino, dove ci sono anche altre quattro persone ricoverate, tra cui una donna in condizioni molto gravi: si tratta di Clorinda Iaccarino, 44 anni, in coma farmacologico e in attesa di un altro intervento chirurgico al bacino. Stamani dall’ospedale di Avellino sono stati dimessi un uomo e una donna rispettivamente di 53 e 50 anni. Restano critiche anche le condizioni di Simona Del Giudice, 16 anni, che si trova in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Loreto Mare di Napoli. Gravi è anche Salvatore Di Bonito, 54 anni, di Pozzuoli (Napoli), ricoverato in terapia intensiva nel “Ruggi d’Aragona” di Salerno. Nella tragedia del bus precipitato nella scarpata ha perso la moglie.

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