Il ministero della salute greco, sta cercando diverse ipotesi per incrementare l’uso dei farmaci generici, considerati dai cittadini locali come medicinali di seconda categoria. Questo tipo di farmaco ha raggiunto il 23%, ma è ancora troppo lontano dall’obiettivo del 60% per fine 2013. Questo era l’obiettivo fissato dai creditori internazionali nell’ambito del programma per il risanamento dei conti pubblici concordato con la troika (Ue, Bce e Fmi). ”Il concetto che i cittadini devono consumare i farmaci generici si è voluto imporre quasi con violenza in questo Paese, dando così l’impressione generalizzata che si tratti di medicine di seconda scelta”, ha detto al quotidiano Kathimerini Kyriakos Theodosiadis, presidente dell’Associazione dei farmacisti greci, per spiegare il parziale fallimento del programma del governo.
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