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Che fosse un uomo conosciuto in tutto il mondo è un dato di fatto. In America, da uno studio fatto, risultava, per popolarità, secondo solo a Cristoforo Colombo. Anche dopo la sua morte il mito continua ad alimentarsi anche se di luce indiretta. Sono trascorsi venticinque anni dalla sua scomparsa. Proprio oggi. Era il 14 agosto del 1988, Enzo Ferrari lasciava un vuoto incolmabile. Prima pilota, correva per l’Alfa Romeo, poi pilota e costruttore. Dal nulla tirò fuori una delle case automobilistiche più invidiate al mondo. Dici Ferrari e tutti pensano all’Italia. Il primo mondiale di formula uno vinto risale al 1952 con Ascari. Con la rossa di Maranello hanno corso tutti da Nuvolari a Lauda, da Schumacher ad Alonso. Tanti trionfi ma anche qualche brutta pagina come la morte di Gilles Willeneuve. Un genio dei motori, un uomo astuto quanto scaltro. Sono passati venticinque anni ma il suo mito continua come le sue auto da corsa.
