Letta: adesso serve stabilità. “Crisi? Ne risponderebbe il Pdl”

Finche’ ci sara’ la fiducia del Parlamento e del Capo dello stato questo governo andra’ avanti: gli italiani non capirebbero una crisi adesso che la ripresa economica e’ a “portata di mano”. E se il governo cadra’ per volonta’ del Pdl, sara’ il partito di Silvio Berlusconi ad assumersene le responsabilita’. Enrico Letta arriva a Vienna mentre in Italia gli alleati di via dell’Umilita’ continuano a tenere alti i toni della polemica sull’agibilita’ politica del loro leader, minacciando la spallata.

Il conto alla rovescia del voto in Giunta al Senato che dovra’ decidere le sorti dell’ex premier e’ scattato, il Pdl incalza, chiede piu’ tempo tentando la strada di un passaggio alla Consulta della legge Severino. Ma Letta, che si schermisce alla domanda del cronista austriaco che gli chiede se voterebbe la grazia a Berlusconi replicando di “non essere il Presidente della Repubblica”, risponde che sulla incandidabilita’ del Cavaliere “sara’ il Parlamento a decidere, applicando le leggi”.

Quanto al Pd, aggiunge il presidente del Consiglio che oggi a pranzo ha visto Guglielmo Epifani, “decidera’ in commissione e le decisioni che assumera’, per quanto mi riguarda, saranno le decisioni giuste”.
Ma e’ sulla tenuta dell’esecutivo e sulla stabilita’ dell’azione di governo che insiste Letta. “Il mio e’ un governo parlamentare di grande coalizione – esordisce – e deve la sua fiducia al Presidente della Repubblica e al Parlamento.
Lavorera’ finche’ avra’ la fiducia del Presidente della Repubblica e del Parlamento”.

“Sono convinto – ripete – che gli italiani conoscano i costi che avrebbe l’interruzione di un processo virtuoso che ci darebbe la possibilita’ di agganciare la ripresa”. Una ripresa, ribadisce ancora il premier, che “e’ a portata di mano che sarebbe sbagliato non cogliere”. Ma si fida a governare con Berlusconi?, chiede il giornalista austriaco. E Letta risponde che governare con il partito di Berlusconi e’ possibile, e lo “testimoniano i 100 giorni di vita di questo esecutivo, che ha fatto delle cose positive sui temi economici” e continuera’ a lavorare su questa strada: venerdi’ prossimo e’ gia’ fissato un Consiglio dei ministri, mentre il 28 agosto sul tavolo del Cdm arriveranno i dossier caldi sul fisco, Imu e Iva in particolare.

Quanto alla fiducia, aggiunge, “io mi fido del fatto che il partito di Berlusconi assumera’ le sue decisioni. E si assumera’ la responsabilita’ delle sue decisioni”. “Servono meno parole, piu’ fatti, meno polemiche, piu’ cose concrete e costruttive”, conclude Letta che trascorre la serata del suo 47esimo compleanno a cena con la moglie assieme al cancelliere Werner Faymann e alla sua signora dopo una visita alla cattedrale di santo Stefano. In una parola, ripete, serve “stabilita’”.

(fonte Agi)

 

 

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