Un nuovo focolaio di influenza aviaria di tipo A è stato scoperto in un allevamento di galline ovaiole nel comune di Mordano, in provincia di Bologna. Questo focolaio segue quello scoperto la settimana scorsa in un allevamento di Ostellato (Ferrara) che ha portato all’abbattimento di 128mila galline e all’attivazione dell’Unità di crisi e dei controlli.
L’allevamento di Mordano è di proprietà dello stesso gruppo titolare del sito di Ostellato (Ferrara) dove era stato riscontrato il focolaio primario. Dalla regione subito è scattato l’ordine di abbattimento dei 500mila capi presenti nell’allevamento. “La Regione – si legge in una nota dell’Emilia Romagna – per fronteggiare il nuovo caso di aviaria, ha già emanato un’ordinanza per l’attuazione delle misure straordinarie previste in questi casi dalla normativa sanitaria europea e nazionale. Previste, tra le altre misure, le operazioni di abbattimento dei quasi 500 mila esemplari presenti nell’allevamento”.
L’allarme della scoperta di un nuovo focolaio di aviaria è stato lanciato dal Ministero della Salute che in una nota conferma “la positività per l’influenza aviaria del tipo A nelle galline ovaiole di un’azienda commerciale sita nel comune di Mordano in provincia di Bologna”. “La positività all’influenza aviaria delle galline ovaiole è stata individuata su campioni prelevati nell’ambito delle attività di controllo pianificate nelle aziende presenti nelle zone soggette a restrizione, e in quelle considerate a rischio, a seguito del focolaio da virus influenzale di tipo aviario confermato nei giorni scorsi in un’azienda avicola del comune di Ostellato, in provincia di Ferrara”. “Le autorità sanitarie locali hanno applicato tutte le misure di controllo contro l’influenza aviaria – precisa la nota del ministero – che prevedono la delimitazione delle zone di restrizione per un raggio di 10 km intorno all’azienda, il rintraccio degli animali e dei loro prodotti movimentati, l’abbattimento di tutti i volatili presenti in azienda e la pulizia e disinfezione delle strutture. Sono state inoltre a scopo precauzionale ulteriormente intensificate le misure di controllo e la vigilanza veterinaria negli allevamenti, nonché le misure di biosicurezza”.
La virologa Ilaria Capua dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, assicura che “questa non è una malattia che si trasmette attraverso gli alimenti. Non esiste pertanto alcun pericolo di contagio tramite il consumo di prodotti alimentari. E in ogni caso tutti gli animali degli allevamenti in questione vengono abbattuti”.