Letta contro Cav: “No a margini”. Lui: allora cade Governo

”A questo governo dò tutto, il sangue e l’impegno ma non è il governo per cui ho fatto la campagna elettorale”. Così il premier Enrico Letta aprendo la Festa del Pd a Genova. ‘Quando Napolitano sciogliera’ le Camere faro’ campagna elettorale per un governo di centrosinistra’, ha detto sottolineando tuttavia che questo ‘non è solo il governo dei compromessi e dei rinvii come dicono alcuni detrattori, questi 4 mesi di governo stanno cambiando l’Italia molto più di quanto si pensi. Io lavoro per il governo che ha ottenuto la fiducia del Parlamento con 3 obiettivi da realizzare in 18 mesi. Se il governo si mettesse ad occuparsi di altre questioni non farebbe il suo dovere. Il governo non ha nulla a che fare con le competenze della giunta. Chi crea connessioni improprie dovrà spiegare ai cittadini il senso di queste relazioni pericolose’. E sulla decadenza di Berlusconi sottolinea: ‘La risposta è molto semplice: io penso che non credo ci siano molti margini, la separazione tra il piano politico e giudiziario è necessario’. Poi insiste sulla riforma elettorale: ‘Noi dobbiamo ricreare l’agibilità del campo da gioco con la riforma della legge elettorale. Il porcellum è il diavolo tentatore ma noi non dobbiamo farci tentare. Noi siamo in questo casino perché abbiamo questa legge elettorale e due Camere con gli stessi poteri’. L’accordo raggiunto in cdm sulla service tax ”é quello per cui il Pd ha fatto la campagna elettorale, cioè il superamento dell’Imu che è una tassa iniqua. La service tax ”sarà più bassa della somma di imu e tares e rispetta criteri di equità e progressività. L’Imu è una tassa iniqua e non progressiva, la Service Tax sarà più bassa e non sarà caricata sugli affittuari contro i proprietari. Risponderà a esigenze di equità e progressività.’ Ha spiegato il premier che popi ha annunciato: ‘Sul lavoro dobbiamo centrare la ripresa, la ripresa ci sarà. E io lavorerò perchè sia ripresa con il lavoro. Al Consiglio dei Ministri di mercoledì affronteremo il problema terribile degli esodati, perchè lo Stato non ha rispettato un accordo preso con loro e occorre ristabilire un clima di fiducia nel Paese’.

Berlusconi, se sinistra mi fa decadere governo cade – “Sarebbe disdicevole se il governo cadesse ma naturalmente non siamo disponibili a mandare avanti un governo se la sinistra dovesse intervenire su di me, sul leader del Pdl, impedendogli di fare politica”. Così Silvio Berlusconi in un collegamento telefonico con Bassano del Grappa dove è in corso una riunione dell’Esercito di Silvio. Dopo 20 anni dalla mia discesa in campo si ripete la stessa situazione: tentano di nuovo di togliermi di mezzo attraverso misure giudiziarie che nulla hanno a che vedere con la democrazia

Letta: ‘Non entro in congresso ma segretario sia tale’ – ”Non voglio entrare nelle vicende del congresso ma dico solo che serve un segretario che come primo compito si impegni a fare il segretario, è già un compito impegnativo. Facendo il vicesegretario mi sono reso conto che la cosa più bella è che oggi parliamo e ci confrontiamo per le idee e non in base ai partiti di appartenenza. Io voglio un segretario che vinca convincendo gli elettori e non in base ad un pedigree. Al congresso concentriamoci su un progetto per l’Italia più che sulle regole, evitiamo che il paese intero ci compatisca perchè discutiamo di regole. L’unità interna è fondamentale: il Pd deve fare il congresso, un bel congresso, ma in cui alla fine siamo tutti uniti con Pd forte’

Renzi, rottamiamo le correnti di questo partito – ”Rottamiamo le correnti di questo partito” se vogliamo ”un Pd che non perda alle elezioni”. Cosi’ Matteo Renzi a Forli’ dove assicura ‘se divento segretario, la prima cosa che facciamo è rottamare le correnti’. Poi su Berlusconi: ‘In un qualsiasi Paese civile, un leader che viene condannato in via definitiva va a casa lui, senza aspettare che venga interdetto’. Lo ha detto Matteo Renzi, alla Festa del Pd di Forlì, riferendosi alla condanna Mediaset.

(Ansa)

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