Siria, gli Usa all’Europa: “Risposta sia militare”

Gli Usa lo ribadiscono. Le armi sono l’unica risposta plausibile all’utilizzo di armi chimiche da parte Del regime di Assad. A precisarlo, Ben Rhodes, consigliere della Casa Bianca, che ha così risposto agli alleati europei gli hanno chiesto di prendere in considerazione altre soluzioni.  Il presidente Usa Barack Obama, ha sottolineato Rhodes,  “spiegherà agli alleati e ai partner nel G20 la sua posizione sulla Siria ed esplorerà quale tipo di sostegno politico e diplomatico essi possano dare ai nostri sforzi di ritenere il regime siriano responsabile”.

“Non c’e’ ancora alcun piano per un incontro bilaterale tra Barack Obama e Vladimir Putin, ma i due leader avranno certamente la possibilità di interagire a margine del summit del G20”, ha poi aggiunto il consigliere, spiegando che la  Casa Bianca e’ altamente scettica sulla possibilità che la Russia possa prendere una posizione diversa sul caso Siria al Consiglio di sicurezza dell’Onu’.

Intanto, il presidente americano, Obama – che invece incontrera’ a margine del summit Hollande, e Abe. sta pensando ad un messaggio sulla Siria dallo Studio Ovale. Lo afferma la Casa Bianca, secondo cui ”si sta prendendo in considerazione l’eventualita’ di un discorso o qualcosa del genere”. La Ue auspica la pubblicazione al piu’ presto dei risultati degli ispettori Onu sull’uso di armi chimiche in Siria il 21 agosto scorso, almeno in una versione preliminare. Gli Stati Uniti sono convinti che ”le violazioni delle norme internazionali poste in essere dal regime di Assad con l’uso di armi chimiche richiedano una risposta militare”: lo ha detto Ben Rhodes, consigliere della Casa Bianca, rispondendo agli alleati europei che chiedono agli Usa di prendere in considerazione altre soluzioni.

G20, Letta: “per la prima volta italia non è sorvegliato speciale”. Se i venti di guerra siriani monopolizzano il G20, il premier italiano riesce però a spostare l’attenzione anche sulla ritrovata stabilità dell’economia italiana.  “Per la prima volta il Belpaese è presente non da sorvegliato speciale”, sottolinea  soddisfatto Letta. “Vorrei che tutti in Italia ne fossero consapevoli e convinti di quanto questo sia un fatto importante”, ribadisce ancora il presidente del Consiglio italiano. Letta auspica che la riunione del G20 “passi alla storia come quella della fine della crisi, dove non si parla più solo di salvataggi ma di crescita e sviluppo”. Spiegando di aver spinto il presidente russo Vladimir Putin a guidare il summit verso “risultati pieni e non parziali”.

Alla domanda su una eventuale crisi di governo, Letta ha risposto: “Ci sono talmente tanti obiettivi da raggiungere in queste 24 ore” al G20 che “farei danno dell’Italia se mi deconcentrassi da questi obiettivi”.

Sulla Siria, Letta ancora una volta ha spinto affinché si eviti la guerra.  Il G20 è “l’ultima occasione perché sulla Siria si trovino soluzioni negoziate e politiche”, ha detto il premier aggiungendo: “Bisogna prendere sul serio la lettera del Papa” che ha scritto ai leader del G20 appellandosi ad evitare massacri in Siria: “sono cose importanti che vanno prese sul serio”. Il premier poi esprime “comprensione” nei confronti dell’atteggiamento di Obama sulla Siria ma senza un avallo delle Nazioni Unite l’Italia è “impossibilitata” a intervenire. Ma l’Italia – ha sottolineato Letta – “non ha nessuna intenzione di strappare l’alleanza che confermiamo strategica con gli Stati Uniti”.

Prima bozza G20, ripresa ancora troppo debole. “La ripresa e’ ancora troppo debole e per l’economia mondiale restano ancora molti rischi”. Lo si legge in una bozza di conclusioni del G20 circolata poco prima dell’inizio dei lavori a San Pietroburgo.

Papa Francesco al G20: “Impedite massacro”. Papa Francesco lancia l’ennesimo appello per fermare il massacro in Siria. Questa volta lo rivolge direttamente ai leader del G20 e in una lettera a Putin scrive: “Non dovete restare inerti” e chiede ai leader di questi Paesi di ”trovare una soluzione” che ”impedisca un massacro” in Siria. E che i leader ”non restino inerti”. Formula queste parole come un ”sentito appello”.

Nessuna telefonata tra Papa Francesco e Assad. La notizia viene smentita “categoricamente”  da  Padre Federico Lombardi . A rivelare che Bergoglio avrebbe parlato con il leader siriano,  l’edizione  on line del quotidiano argentino Clarin.

Intanto Putin ha proposto di discutere nella cena di lavoro di stasera la crisi siriana, su richiesta di alcuni partecipanti al G20: lo ha suggerito in apertura dei lavori del summit di San Pietroburgo.

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