Una ragazza dell’Uguanda è stata condannata da un tribunale locale a sei ore di carcere. La giovane è stata condannata per aver ucciso che la violentava, un caso che ha scosso l’opinione pubblica nel paese del West Africa. La 18enne, che ora è in stato interessante seguito alle ripetute aggressioni dell’uomo, ha confessato al procuratore Peter Mugisha di avere assassinato il padre con un coltello e un machete. “Visto che si è dichiarata colpevole e ha detto di avere agito come auto-difesa, il giudice l’ha condannata a sei ore di carcere e alla fine della giornata era fuori dalla cella”, ha aggiunto. Secondo il quotidiano governativo New Vision, la ragazza aveva “perso il conto” delle violenze subite, iniziate da quando aveva compiuto 13 anni. Il padre – come ha raccontato la vittima – aveva deciso di avere altri figli da lei, come aveva già fatto con le due sorelle più grandi. “In totale l’uomo aveva concepito cinque figli con le figlie”, secondo il giornale. Il caso, di cui si è occupata una corte a Masaka, Uganda centrale, ha catturato l’attenzione del paese e la ragazza ha ricevuto numerosi messaggi di solidarietà.
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