Gli ispettori dell’Onu non hanno dubbi. “I campioni ambientali, chimici e medici che abbiamo raccolto forniscono prove chiare e convincenti che sono stati usati razzi contenenti gas sarin nel quartiere Goutha di Damasco lo scorso 21 agosto. Nello specifico, secondo gli esperti delle Nazioni Unite, i litri di gas utilizzati sarebbero stati 350”. E’ quanto si legge nel rapporto delle Nazioni Unite, firmato da Ake Sellstrom, secondo quanto anticipa la BBC. “La conclusione é che sono state usate armi chimiche su una scala relativamente ampia nel conflitto fra le parti in Siria contro i civili, inclusi bambini”, si legge inoltre.
Ban Ki Moon: “In Siria commesso crimine di guerra”. Secondo Ban Ki moon con l’attacco coi gas in Siria e’ stato commesso un “crimine di guerra”. Lo ha detto lo stesso segretario generale in Consiglio di Sicurezza. Il segretario generale dell’Onu ha precisato inoltre che il Consiglio deve prevedere sanzioni se Damasco non rispettera’ il piano di smantellamento delle armi chimiche. Ban Ki moon ha trasmesso “con cuore pesante” al Consiglio di Sicurezza il rapporto in Siria che documenta “il piu’ significativo attacco coi gas contro civili dal 1998, quando Saddam Hussein li uso’ ad Halabja”. Ban ha detto che la comunità internazionale si era impegnata a evitare il ripetersi di quell’orrore, “eppure e’ accaduto di nuovo”.tanto Damasco fa sapere che applicherà le direttive delle Nazioni Unite, e si dice soddisfatta dell’accordo Usa-Russia sul ‘controllo delle armi chimiche. Mosca –secondo quanto si apprende, si dice inoltre pronta a partecipare alle spese per lo smantellamento dell’arsenale chimico ma non nel proprio territorio.
Intanto il presidente francese Francois Hollande, e dai capi delle diplomazie americana e britannica, John Kerry et William Hague, hanno definito “essenziale” l’approvazione di una “risoluzione forte e vincolante” all’Onu sulla Siria. Stando a quanto rende noto l’Eliseo, Hollande, secondo il suo entourage, ha sottolineato che i tre alleati devono “mantenere la linea della fermezza che ha consentito di inquadrare questo processo diplomatico e della solidarietà”. Francia, Gb e Usa, auspicano di poter lavorare a una risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu “entro la settimana” a New York, aggiungendo che il rapporto degli ispettori delle Nazioni unite che sarà pubblicato oggi rappresenta “indubbiamente un’occasione favorevole per un passo avanti”. Hollande, Hague e Kerry, nel corso di un incontro a Parigi al quale era presente anche il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, hanno auspicato “un calendario preciso” per il controllo e lo smantellamento dell’arsenale chimico del regime siriano, rende noto l’Eliseo.
Kerry: “Non tolleriamo misure dilatoria da parte del regime”. “Sulla Siria non tollereremo misure dilatorie da parte del regime siriano”. Linea dura del segretario di Stato Usa, John Kerry che, non nel corso di una conferenza stampa congiunta a Parigi con i ministri degli Esteri di Francia e Gran Bretagna, Laurent Fabius e William Hague, ha lasciato intendere che non accetterà nessun passo falso. “Se il regime siriano di Bashar al-Assad “verrà meno ai suoi doveri, ci saranno delle conseguenze (….) Se la diplomazia dovesse fallire, l’opzione militare é sempre sul tavolo”, ha ribadito Kerry a Parigi. Il presidente siriano Bashar al-Assad “ha perso ogni legittimità”, ha aggiunto Kerry.