Le operazioni di rotazione, quelle più importanti sono state effettuate con successo, infatti, da stamattina all’alba la Costa Concordia è in posizione verticale. Adesso si dovrà solo decidere dove trasportarla se nel porto di Piombiono o Napoli. Intanto oltre ai festeggiamenti di tutta la squadra che ha lavorato per fa si che l’operazione di rotazione andasse a buon fine, anche gli abitanti dell’Isola del Giglio sono in fermento per questo miracolo. Da quanto si apprende dalle fonti locali la prossima attività sarà quella del recupero del tesoro a bordo della Costa: oltre 1500 saranno recuperate presto da ciascuna delle cabine passeggeri della Concordia le relative casseforti. “Questa attività non è ancora cominciata ma inizierà non appena i tecnici avranno ottenuto della procura il permesso di accedere alle cabine”, ha spiegato il responsabile Costa del Progetto rimozione Franco Porcellacchia. “I tecnici etichetteranno ogni cassaforte in base al numero della cabina e le casseforti saranno quindi aperte alla presenza di autorità così poi da restituire i contenuti ai legittimi proprietari”.
Un progetto studiato nei minimi dettagli, 500 persone all’opera, più di 600 milioni di euro di spese. E’ servito questo, oltre a 19 ore di lavoro minuzioso, per portare in piedi la Costa Concordia. L’annuncio ufficiale alle 4 di stamane. Sorridente più che mai, il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli ha comunicato la notizia al mondo: “La nave Costa Concordia è stata raddrizzata, rotazione conclusa, nave riportata in asse nella notte”. E nel porto dell’Isola del Giglio, esplode la fasta,. Suonano le sirene, addetti ai lavori e non applaudono e si abbracciano. Insieme a Gabrielli, c’erano i responsabili del progetto per la Costa, Franco Porcellacchia, e per il consorzio Micoperi, Sergio Girotto.
Meglio di così non poteva andare”, ha dichiarato Porcellacchia, mentre gli esperti provvedevano a sminuire anche le preoccupazioni relative a possibili conseguenze ambientali: n”Non credo che sarà una bomba ecologica”, ha spiegato Maria Sargnetini, presidente dell’osservatorio.
Pochi minuti dopo, è la volta di Nick Sloane, il senior salvage master della Titan Micoperi, che ha diretto le operazioni di rotazione della Concordia, gestendole da una control room galleggiante a pochi metri dal relitto. “Provo sollievo e sono orgoglioso, così come il mio team – ha detto appena varcate le transenne del porto dove è stato accolto come una star – e sono un po’ stanco, mi vado a fare una birra e vado a dormire. Mando un bacio a mia moglie”. Dopo il raddrizzamento, la Concordia dovrà essere portata via dal Giglio. Operazione non meno complicata, che avverrà entro primavera. Al momento la priorità è la ricerca dei due corpi ancora dispersi.
In seguito alla messa in piedi della nave, il capo della protezione civile Gabrielli ha effettuato un sopralluogo nei pressi del relitto della Costa Concordia per verificare da vicino le condizioni della parte riemersa della nave. Conclusa la rotazione, l’obiettivo dei tecnici è ora quello di mettere in sicurezza il relitto e stabilizzarlo, per poter così procedere alla ricerca dei corpi delle due vittime che ancora mancano all’appello. Operazioni, queste ultime, che non inizieranno prima di un paio di giorni.
Sindaco Giglio: “Grande operazione, ma ancora molto c’è da fare”. “Una grande operazione, ma c’è ancora molto da fare”. Così il sindaco dell’isola del Giglio, Sergio Ortelli, ha commentato la conclusione del parbuckling della Concordia. Il primo cittadino dell’isola ha avuto anche un breve incontro con il general manager della Micoperi, Silvio Bortolotti, arrivato al Giglio per congratularsi con i suoi uomini. I due si sono abbracciati sul molo, prima che Ortelli raggiungesse il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli per una riunione operativa.