In campionato si viaggia con il vento in poppa, in tre partite il Napoli ha sfoderato un gioco convincente e fruttuoso, con nove gol fatti e due subiti. Numeri da grande squadra, chi pensava che Benitez ci avrebbe messo del tempo a dare la sua impronta, si è dovuto ricredere, questo Napoli è in una forma strepitosa. Si è sbloccato anche Higuain dopo essere rimasto a secco solo nella prima giornata, mentre chi è andato sempre a bersaglio è stato Callejon che ha dissipato tutto l’alone di scetticismo per un pre-campionato che non l’ha visto brillare. Ma chi ha segnato più gol di tutti è stato Marek Hamsik, addirittura a quota quattro gol dopo le prime due giornate, è un Napoli votato all’attacco, a tratti anche spregiudicato, ma che sta strappando peana a tutti gli addetti ai lavori. In campionato, si condivide la leadership insieme all’ottima Roma di Garcia, quindi, è il caso di concentrarsi su questo cammino che può dischiudere scenari davvero interessanti, addirittura clamorosi. Però, ora è arrivato anche il tempo della Champions, di rivivere quelle notti magiche che due anni fa hanno mandato in estasi tutto il popolo partenopeo. Quelle note che coinvolgevano tutto il San Paolo, quella squadra che sbranava Manchester City e Chelsea, quella simbiosi tra squadra e città che rendeva tutto magico per un trasporto emotivo senza precedenti. Ecco tutto quello ritornerà, ma stavolta non si dovrà compromettere il cammino in campionato perché, di due anni fa, resteranno sempre impresse quelle emozioni, ma non vanno dimenticati gli stenti in campionato e il tour de force finale per arrivare ad un terzo posto sfumato alla penultima giornata. Stavolta non bisognerà far sì che la Champions sottragga punti al campionato, che sottragga le energie questo è fisiologico, ed ecco che qui sarà la panchina a fare la differenza, coloro che saranno chiamati a far rifiatare quelli a cui il tecnico spagnolo si affida dall’inizio. In questi casi, si vede la bravura di un allenatore, se saprà adottare un turn over intelligente, se avrà il coraggio di non schierare gente in affanno per dare spazio a quelli più freschi e lucidi, non è facile gestire una doppia competizione, ci vuole tanta applicazione e anche tanta saggezza. Qualità che non mancano a Don Rafé che ormai è già calato nella realtà napoletana, lui che la Champions l’ha vinta con il Liverpool, ironia della sorte a scapito di un club italiano come il Milan. Il girone capitato al Napoli non è dei più semplici, squadre come Borussia Dormund (finalista lo scorso anno), Arsenal e Marsiglia richiedono rispetto e concentrazione, il debutto poi vedrà gli azzurri fronteggiare proprio la corazzata di Jurgen Klopp. I gialloneri sono al vertice della Bundesliga, hanno iniziato la stagione battendo nella Supercoppa di Germania il Bayern di Guardiola, basta questo per designare la forza di questa compagine. Il popolo di Fuorigrotta si sta preparando per questo importante appuntamento, iniziare con il piede giusto è fondamentale, già l’adrenalina sale per il ritorno tra i grandi club d’Europa, poi saranno di scena la prima forza del campionato italiano contro quella del campionato tedesco, tutti gli ingredienti adatti per rendere ancora più fumante questo succulento piatto da prima serata. Maurizio Longhi
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