In testa ci sono sempre loro: Napoli e Roma. Entrambe avevano due partite difficilissime nell’ultimo turno di campionato, i giallorossi affrontavano di nuovo quella squadra che dal 26 maggio scorso evoca fantasmi e un’amarezza indelebile, mentre gli azzurri erano attesi alla Scala del Calcio, sponda rossonera dove non si vinceva da 27 anni. Be’, l’esame l’hanno superato a pieni, pienissimi voti e, per motivi diversi. Il Napoli, dopo aver domato in settimana il Borussia Dortmund al San Paolo per il debutto in Champions, ha avuto la forza e la lucidità (anche con poca freschezza) di violare il Meazza. La Roma non si è fatta condizionare dai lazzi del derby di coppa Italia e, con grande autorevolezza e consapevolezza nei propri mezzi, ha sovrastato la Lazio certificando la bontà del lavoro di Rudi Garcia. Chi pensa che questa Roma prima o poi sia destinata a calare, potrebbero restare con tanto di naso, perché non è mica detto? Cosa induce a pensare che questa squadra calerà? Anzi, ha addirittura ampi margini di miglioramento, c’è un De Rossi ritrovato, la mediana vanta giocatori del calibro di Pjanic, Strootman, Florenzi, il potenziale in attacco è straripante con un Totti evergreen, Gervinho, Ljajic, Borriello per non dimenticare Maicon e Balzaretti, due stantuffi sulle corsie laterali. Proprio il biondo esterno mancino è stato l’uomo derby, lui che tanto aveva fatto discutere l’anno scorso per un rendimento non in linea con quelle che erano le attese, proprio nel momento in cui serviva lo sprint decisivo, è stato lui ad imprimerlo. Che dire, questa è completamente un’altra Roma rispetto a quella dello scorso anno, non ci sono più Osvaldo e Lamela, due grandi giocatori ma che, forse, non erano più funzionali al progetto, adesso serve gente affamata, che si sposi con le idee tattiche del tecnico francese e che scenda in campo per mangiarsi l’erba. Dopo quattro partite si è a punteggio pieno, probabilmente neanche il tifoso più ottimista se lo sarebbe aspettato, invece, questa squadra sta stupendo a tutti, e non è detto che smetta di farlo. Un’altra squadra a punteggio pieno è il Napoli, anch’esso con un allenatore nuovo rispetto alla passata stagione. Ora c’è Don Rafé Benitez sulla panchina azzurra, un tecnico che sembra aver propiziato la svolta decisiva ad una squadra a cui mancava proprio l’ultimo tassello per sentirsi grande. Perché questo Napoli, non solo non perde colpi in campionato andando ad imporsi anche a Milano, ma è stato capace di ruggire in faccia ai vice-campioni d’Europa del Borussia Dortmund. La sfida alla Juve è stata lanciata, quest’anno tutto può succedere, come il Napoli prevalga sulla Vecchia Signora così come la Roma resti per tutto l’anno tra le prime tre. Ma questo cammino prosegue subito, non si ferma, domani si è di nuovo in campo per il turno infrasettimanale, i capitolini andranno a far visita ad una Sampdoria che, pur non attraversando un grande momento di forma dopo lo choc nel derby e il pari rocambolesco a Trieste con il Cagliari, si è sempre divertita a tirare loro brutti scherzi. Il Napoli, invece, attenderà in casa un Sassuolo, ancora rintronato dalle sette sberle incassate contro l’Inter, Di Francesco proverà a vellicare le corde dell’orgoglio dei suoi sperando che gli azzurri non siano in giornata. Le due capolista, comunque, proveranno ad allungare ancora perché, in fondo, è bello sentirsi protagonista.
Maurizio Longhi