Alitalia: oggi si decide sulla manovra, in gioco il futuro della compagnia

Giornata decisiva quella di oggi per Alitalia.  Previsto per le  14 il Consiglio di amministrazione che farà da preludio all’assemblea delle 17 in cui si delibererà la manovra da 500 milioni di euro approvata all’unanimità  venerdì  scorso, 11 ottobre, dal Consiglio di amministrazione. E’ ancora da capire se Air France-Klm, pur avendo approvato la manovra da 500 (ricapitalizzazione per 300 milioni e nuove linee di credito per altri 200) sottoscriverà la quota di propria competenza dell’aumento di capitale.

 Un’eventualità poco fattibile per la stampa francese, anche perché il gruppo olandese non avrebbe intenzione di sborsare una  quota che si aggirerebbe intorno ai 75 milioni dopo averne già tirati fuori 38 per il prestito ponte di febbraio a carico dei soci.
Pronta la replica degli azionisti italiani che, secondo fonti vicine all’operazione, hanno fatto sapere che la ricapitalizzazione si farà con o senza l’apporto del socio francese anche se é auspicabile che anche Air France insieme a tutti i soci partecipi all’operazione. L’operazione di aumento di capitale – spiegano – è stata strutturata in modo tale da garantire la riuscita dell’operazione stessa, con o senza l’apporto del socio francese. Naturalmente è auspicabile che anche Air France insieme a tutti i soci partecipi all’operazione.
E la riunione del consiglio di amministrazione prima dell’assemblea dovrebbe essere dedicata a trovare un accordo tra gli azionisti italiani e il gruppo franco-olandese. E’ infatti da tener presente tra la decisone dell’assemblea e la concreta sottoscrizione dell’aumento di capitale c’é un mese di tempo. Questo vuol dire che nel corso del consiglio di amministrazione si potrebbe arrivare ad un accordo di massima sul nuovo piano industriale e sul valore dell’azienda visto che, secondo il gruppo franco olandese il piano di emergenza proposto non é sufficiente e il valore della compagnia non è stato determinato. Il valore assegnato oggi all’Alitalia (che secondo il Credit Suisse sarebbe tra 0 e 150 milioni) ha un peso rilevante nei nuovi assetti azionari: quanto più sarà alto l’attuale valore dell’azienda, tanto più dovranno pagare i nuovi soci come le Poste Italiane. Su ‘Le Monde’ si parla di un avvicinamento delle posizioni.

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