E’ ancora bufera sulla sepoltura del corpo di Priebke. Il governo tedesco se ne lava le mani, asserendo che” la cura dei morti tocca allo Stato dove una persona è morta”, “non c’è una responsabilità o un ruolo del governo federale tedesco in questa vicenda, contatti informali sì ma non dipende da noi trovare una soluzione”, come comunicato dal ministro Esteri Martin Schaefer.
“Non ci sono richieste ufficiali da parte italiana al governo federale, ma ci sono sì contatti informali”, ha aggiunto ancora Schaefer , ribadendo che n”on dipende da noi trovare una soluzione”.
Scontri nella notte, sospesi funerali. Funerali nel caos ad Albano laziale per Priebke. La salme del carnefice delle Fosse Ardeatine è stata accolta tra le proteste dei presenti. Ma c’è stato chi non si è limitato solo alle parole. C’è stato infatti chi ha inveito contro il carro funebre, prendendolo a calci, ma è stato contestato dai militanti di estrema destra, che hanno lanciato fumogeni e bottiglie contro i manifestanti.
Tafferugli che hanno portato alla sospensione dei funerali, mentre la salma dell’ex capitano nazista è stata trasferita nell’aeroporto militare di Pratica di Mare.
Ma sentori di tempesta si erano avvertiti anche prima della decisione di celebrare la cerimonia funebre ad Albano laziale. Il sindaco aveva dapprima negato il suo consenso, rettificato poi da contro-ordinanza del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, decisione che ha sollevato polemiche anche per l’arrivo ad Albano di un gruppo di militanti dell’estrema destra. La salma ha lasciato il Policlinico Gemelli a bordo di un furgoncino bianco di un’agenzia funebre scortato da due blindati dei Carabinieri. Le forze dell’ordine, con i caschi antisommossa, si sono schierate a presidio della cappella ma non hanno potuto impedire le proteste: oltre 100 persone hanno intonato “\Bella ciao”, gridato “Boia”, “Criminale”, “Siamo tutti antifascisti”, “Vergogna, vergogna”, esposto cartelli con scritto “il Padre Eterno ti avra’ (forse) anche perdonato, noi no! Assassino!!!”, lanciato monetine e una busta di spazzatura. L’arrivo di un sacerdote ha esasperato la tensione: molti manifestanti hanno cercato di bloccarlo e la polizia lo ha poi scortato all’interno della struttura. L’avvocato Paolo Giachini, difensore dell’ex ufficiale nazista, che in serata ha rimesso il mandato, aveva assicurato che sarebbe stata solo “una cerimonia per pochi intimi” come aveva chiesto lo stesso Priebke, una messa in latino e “un momento di raccoglimento che non ha nulla a che fare con la politica”. Ai funerali sono comunque giunti alcuni militanti dell’estrema destra, una ventina in tutto, che hanno fatto saluti romani. Tra loro anche il leader di Militia Maurizio Boccacci: “Sono qui perché partecipo a titolo personale – ha detto – oggi é un giorno in cui si rispetta la morte di una persona poi dalla prossima settimana Dio vede e provvede”.
Molte le voci critiche al permesso concesso al funerale: in particolare l’Anpi ha parlato di “una decisione inaccettabile” e un “affronto”. Alla Camera il deputato Pd Emanuele Fiano si e’ detto “allibito e scandalizzato” “per il fatto che si sia permesso a un pullman di neonazisti di andare in un Comune, che aveva proibito il funerale e che non lo voleva, a celebrare il maiale Priebke”. La senatrice 5 stelle, Elena Fattori, eletta nel territorio dei Castelli romani, ha giudicato “inammissibile la mancanza di rispetto verso i cittadini” e ha chiesto le dimissioni del prefetto di Roma.
Contatti con Berlino. Intanto le autorità italiane hanno ripreso i contatti con la famiglia d’origine dell’ex generale delle SS, per decidere sulla destinazione della salma.