Dall’onorevole Scilipoti (MRN) riceviamo e pubblichiamo
“Sono convinto dell’importanza di una coesione tra Politica, Confindustria e sindacato, per affrontare al meglio la crisi economica, chiedendo alle banche di restituire agli utenti i 50 miliardi di euro, illegittimamente percepiti negli ultimi 20 anni”. Così l’On. Scilipoti (MRN) in riferimento alla crisi economia che ha investito, in questi ultimi 10 anni, il nostro Paese. “Le aziende migliorerebbero il proprio rating, potrebbero utilizzare le risorse riacquisite e accedere ad ulteriore credito per effettuare investimenti, fondamentali per la ripresa. Le banche, dal canto loro – prosegue Scilipoti – ove non disponessero immediatamente dei 50 miliardi di euro da restituire e re immettere nel sistema economico per la crescita e lo sviluppo, potrebbero chiedere in tutto o in parte, il sostegno pubblico attuabile attraverso delle emissioni di speciali obbligazioni che le stesse banche potrebbero restituire nell’arco di un decennio. Il reddito (attuale e dei prossimi 10 anni) dei cittadini, delle famiglie e delle imprese, non presenta – allo stato attuale – dei margini ulteriori per delle manovre economiche volte a reperire risorse per lo sviluppo.
E’ inutile – continua Scilipoti – fare pressing sul Governo con la inedita “triplice” , Banche – Confindustria – Sindacati, il cui obbiettivo appare quello di far cadere l’esecutivo, auspicando un ritorno dell’opposizione alla guida del Paese. La sinistra, si sa, è da sempre alleata con il sistema bancario. E’ per questa ragione che invito la Marcegaglia e la Camusso a unirsi a noi, al cospetto dell’ABI e non al suo fianco, affinché siano le banche, restituendo il maltolto, a farsi carico della ripresa economica. Nel 2008, in Francia, negli USA ed in Paesi, sono stati concessi agli istituti di credito dei finanziamenti pubblici per evitarne il tracollo, regolarmente restituiti (compresi gli interessi).Sono stati ben 13 i miliardi di euro di Interessi pagati dalle Banche Francesi allo Stato, che sono stati tutti dirottati verso lo sviluppo: finanziando la ricerca scientifica. Le banche, quindi, in Italia, rappresentano un’importante risorsa, tuttora utilizzabile per sostenere la crescita e la Marcegaglia e la Camusso devono schierarsi dalla parte degli oppressi e non degli oppressori”.