Beppe Grillo lancia il VDay e questa volta alza il tiro. In post pubblicato sul suo blog parla addirittura di carri armati da schierare per fermare il MoVimento. E poi continua la sua ‘crociata’ contro il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “La prossima volta per impedirci di andare al governo dovranno mandare i carri armati”, scrive il leder del M5S. L’appuntamento è fissato il prossimo primo dicembre a piazza della Vittoria a Genova. Questo è il terzo VDay del MoVimento 5 Stelle, dopo quello di Bologna dell’8 settembre 2007 e quello di Torino del 25 aprile del 2008 per un’informazione libera senza finanziamenti pubblici e senza l’ingerenza dei partiti. “Segnatevi questa data”, ha scritto Beppe Grillo sul suo blog, e ha concluso: “In alto i cuori. A Genova!”. “Noi non molleremo mai, è bene che loro lo sappiano. Vogliamo vincere le prossime elezioni, a iniziare da quelle europee. La prossima volta per impedirci di andare al governo dovranno mandare i carri armati”, ha aggiunto Grillo. “Non abbiamo scelta. Dobbiamo andare oltre. Andare al governo – ha scritto – e liberarci di questi incapaci predatori che hanno spolpato l’Italia negli ultimi vent’anni”. E poi il leader MoVimento è tornato ad attaccare Napolitano: “Per la prima volta nella storia repubblicana un presidente si è fatto rieleggere una seconda volta dopo aver ripetutamente negato di volerlo fare. Napolitano è stato eletto da Berlusconi di cui ovviamente sapeva ogni pendenza giudiziaria, ma per il Sistema qualunque compromesso (sordido?) è meglio del cambiamento”.
Il M5S, ha aggiunto Grillo, “poteva cambiare l’Italia e risparmiarci questa lenta agonia. Gli è stato impedito in ogni modo. Poteva essere eletto Rodotà, proposto dal M5S, ma era troppo pericoloso. E, dopo le elezioni, si sono aperte le cateratte degli ascari dei giornali e delle televisioni. Hanno usato ogni possibile accusa e diffamazione contro i ‘grillini’, come in tempo in guerra, senza scrupoli, con un bombardamento mediatico mai visto prima. Il problema dell’Italia in questi mesi è diventato il populismo del M5S. Noi siamo i colpevoli, ma colpevoli di onestà di fronte a dei farabutti”.