Italia nel mirino dei mercati finanziari, con Piazza Affari in profondo rosso e lo spread alle stelle. La riapertura dei mercati, dopo la batosta di venerdì sull’asta dei Btp con un rendimento decennale sopra la soglia psicologica del 6% e all’indomani dell’annuncio di un rafforzamento delle misure anticontagio da parte dell’Fmi, non ha dato le risposte sperate. Quello di oggi è stato un lunedì nero: Milano ha chiuso in forte ribasso perdendo il 3,82% a 16.017 punti, mettendo a segno la peggior performance tra gli indici europei. Ma non basta: il differenziale tra Btp decennale e Bund tedesco ha sfondato di nuovo i 400 punti base, fino a toccare un picco a 410,01 con il rendimento che sul mercato secondario è balzato al 6,18%. L’intervento della Bce che ha comprato Titoli di Stato italiani non è servita a fermare l’emorragia. Tutti i titoli del Tesoro sono stati oggi sotto pressione, colpiti da una raffica di vendite: il rendimento del Btp a due anni è salito oltre la soglia del 5%, mentre quello sul quinquennale è arrivato a sfiorare il 6%, segnando un nuovo massimo storico dall’introduzione dell’euro. Sull’andamento di Piazza Affari hanno pesato le perdite delle banche, che hanno in pancia una mole notevole di Titoli di Stato italiani. Il mercato sta inoltre ragionando su eventuali nuovi aumenti di capitale, dopo che l’autorità europea delle banche (Eba) ha indicato la necessità di un rafforzamento del capitale per i primi cinque istituti attorno a 14,7 miliardi. Intesa Sanpaolo ha perso il 7,39%, Mps il 6,16%, Bpm il 5,86%, Unicredit il 5,67%. Pesante anche la performance di Fiat (-8,3%), che risente ancora del dato sul debito netto industriale diffuso con la trimestrale.
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