Conte tra Recovery e Italia Viva

Conte ha interrotto il silenzio e in un post sui social ieri ha assicurato che ‘il Piano è stato migliorato e arricchito grazie alle proposte delle forze di maggioranza rispetto alle quali non è mai venuta meno l’apertura al confronto e all’ascolto’. Pare ci sia anche  una apertura al Mes.

Conte rinvia  la prova del nove, il Consiglio dei ministri che sembra rinviato alla prossima settimana. A quell’appuntamento il Presidente del Consiglio vuole sterilizzare i motivi di dissenso sollevati soprattutto da Italia Viva. E di fare diventare quasi residuale il tema del cambio della squadra di governo.

Matteo Renzi reagisce con scetticismo: ‘Il post di Conte è un’apertura alle nostre richieste che dunque non erano così pretestuose ma contano i fatti, gli atti e non i post sui social. Siamo in attesa di leggere il testo. Il Presidente del consiglio deve governare. Se è in grado di farlo, lo faccia. Altrimenti toccherà ad altri’.

Più preoccupante la reazione del Movimento 5 Stelle. Che si è sentito escluso dal primo briefing sulla nuova bozza di Recovery plan. E mette le mani avanti: ‘Guai se il Piano dovesse essere a trazione Pd e Iv’. Il reggente Vito Crimi cerca di mettere una pezza ai nervosismi dei gruppi parlamentari: ‘Bene la nuova bozza che accoglie molte delle richieste del Movimento 5 Stelle’. Tra i ‘miglioramenti’ annunciati nella nuova bozza del Piano di ripartenza italiano ci sarebbero più investimenti (fino al 70% dei 209 miliardi) e meno sussidi, più soldi per la Sanità (18 miliardi invece dei 9 assegnati in origine compresi i fondi per l’edilizia sanitaria), sarebbe sparita la Fondazione sulla cybersicurezza e la cabina di regia sarebbe tornata in capo ai ministeri seppure coadiuvati da coach che dovranno monitorare il cronoprogramma degli investimenti.

Conte, al di là di tutto, si esprime in modo ambiguo: ‘Per raggiungere gli obiettivi necessari per affrontare l’emergenza sanitaria e quella economica imprescindibile rafforzare la coesione della maggioranza e, quindi, la solidità alla squadra di governo’. In realtà parla di  progetti e qualità della squadra.

Da parte mia, ha precisato, ‘non è mai venuta e mai verrà meno l’apertura al confronto e all’ascolto delle forze che sostengono il governo perché è questo che ci chiedono i cittadini’.

Conte ha capito che la minaccia del voto anticipato non regge più e non è per niente esclusa la presenza di Italia Viva nel consiglio dei ministri. In particolare la Elena presenza nel ministero della difesa e nel ministero dei trasporti. Nominativi: Maria Boschi, Ettore Rosato.

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