“ Ha destano non poca meraviglia ma anche tanta amarezza tra i residenti la recente chiusura del negozio di piante e fiori “I fiori di monica”, che abbelliva con i suoi variopinti colori un angolo di strada, posto all’ingresso del vialetto al civico 173 nell’isola pedonale di via Scarlatti al Vomero. Scompare così un altro pezzo di storia del quartiere – commenta amareggiato Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero -. Purtroppo, a causa del vertiginoso aumento dei costi di gestione, a partire dai canoni di locazione, che sono lievitati a dismisura nel tempo, ma anche della galoppante inflazione, numerosi esercizi commerciali di tradizione hanno dovuto abbassare definitivamente e malinconicamente le saracinesche “.
“ Una trasformazione del settore commerciale vomerese che ha subito una notevole impennata negli ultimi anni – prosegue Capodanno -. Al posto delle botteghe artigianali e dei negozi al dettaglio di vecchie tradizionali famiglie vomeresi, che si trasmettevano di padre in figlio, sono arrivati esercizi pubblici adibiti alla somministrazione di cibi e bevande, che hanno invaso le isole pedonali e i marciapiedi con le loro strutture ma anche diversi megastore, sia nel settore alimentare che dell’abbigliamento, che hanno dato il colpo di grazia al piccolo commercio di vicinato “.
” Tornando ai negozi di fiori, che un tempo abbellivano le strade del Vomero – sottolinea Capodanno – molti ricordano ancora l’altro negozio di piante e fiori di Vincenzo Cimmino che si trovava nell’isola pedonale di via Scarlatti, al civico 147, chiuso anni addietro, dopo oltre 80 anni di attività, nonostante la strenua resistenza opposta dal titolare che, dopo aver subito lo sfratto, continuò, per alcuni mesi, a vendere i fiori dinanzi all’ingresso sbarrato del suo vecchio esercizio “.
” Così come i vomeresi ricordano il negozio di fiori di Pasquale D’Avino, che si trovava in via Luca Giordano, al civico, 85, dove era stato inaugurato negli anni ’50, tramandandosi di padre in figlio – puntualizza Capodanno – Nel tempo questo esercizio commerciale era diventato una tappa obbligata per i passanti, accolti sempre dalla squisita gentilezza del titolare che, all’occorrenza, dispensava i suoi preziosi consigli su come curare e mantenere le piante, di tutte le specie, con i fiori, sempre freschi, esposti nei locali. Ricordo la meraviglia di tanti vomeresi quando nelle vetrine di questo negozio furono esposte le “teste verdi”, realizzate con delle facce buffe e con dei semi piantati nella parte alta. Una volta che queste piante venivano immerse nell’acqua o innaffiate, dopo poco sulle teste spuntavano fili d’erba, a mo’ di capelli. Una pianta che i bambini potevano realizzare anche in casa, avvalendosi di materiali di riciclo, a basso costo “.
” Allo stato – conclude Capodanno – a vendere i fiori tra via Scarlatti e via Luca Giordano ci sono alcuni ambulanti che arrivano nel quartiere la mattina con i loro automezzi, posizionando fiori e piante sulla carreggiata e vendendoli ai passanti “.